Il monitoraggio

Per la seconda settimana consecutiva l’Rt più alto d’Italia è in Molise. Rischio peggioramento

Schizza, ed è la seconda settimana che succede, il valore puntuale dell'Rt molisano. Stavolta siamo l'unica regione in cui questo indicatore supera il valore critico di 1. Per il resto la regione scivola tra quelle che sono a rischio basso (era a rischio moderato nel precedente monitoraggio) ma resta quella specifica 'ad alta probabilità di progredire verso l'alto'. Insomma, si vedono più ombre che luci

Gialla (come è, ancora) o non gialla, la regione Molise non brilla questa settimana a vedere i dati della Cabina di Regia del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità. È andata anche peggio della scorsa settimana con i dati del monitoraggio rispetto ai quali poi il Ministro Roberto Speranza ha diramato le ordinanze con i cambi di colore che contrassegnano la geografia del rischio nel nostro Paese.

Il dato che spaventa è l’Rt, quell’indicatore che misura quante persone contagia a sua volta un positivo. Indicatore che però, ricordiamo, viene calcolato sulla base dei soli casi sintomatici. Ebbene, se la settimana scorsa il valore puntuale del Molise era 1.38 – ed era il più alto d’Italia – ora è salito a 1.51 (range 1.16-1.88). Ma, peggio ancora, il valore dell’intervallo inferiore di questa stima è superiore ad 1 (a differenza della settimana scorsa quando si fermava a 0.97) ed è questo l’unico caso in Italia.

Va meglio in tutt’Italia, dove il valore medio dell’Rt è passato da 0.97 a 0.84, scendendo per l’appunto in quasi tutte le regioni del Belpaese. Quasi, appunto. Da rilevare con favore come l’indice sia sotto l’1 (valore considerato critico, quindi più è alto peggio è) per la seconda settimana consecutiva. E va meglio in Italia anche perché l’incidenza dei casi scende da 339.34 a 289.35 ogni 100mila abitanti. Rimane molto alta l’incidenza nella Provincia Autonoma di Bolzano (582,75 per 100.000 dal 18 al 24/1.

Per quanto riguarda la classificazione di rischio, nella settimana considerata una sola regione (contro le 4 del precedente monitoraggio) rimane con una classificazione complessiva di rischio alta: è l’Umbria. Invece 10 regioni sono classificate con rischio moderato e altre 10 con rischio basso. Il Molise la scorsa settimana era tra i territori a rischio moderato ma con probabilità alta di progredire a rischio alto. Stavolta invece il Molise è tra coloro che sono a rischio basso.

“Questa settimana – si legge nel rapporto – si continua a osservare un miglioramento del livello generale del rischio. Una regione (Molise) ha un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2″. Le regioni con rischio moderato sono Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Provincia di Bolzano (ad alto rischio di progressione), Provincia di Trento, Puglia e Toscana. Rischio basso per Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Molise (ad alto rischio di progressione), Piemonte, Sardegna, Sicilia, Val d’Aosta e Veneto.

mappa italia colori 31 gennaio

Da domenica tutta Italia sarà in zona gialla con l’eccezione di 5 regioni: Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano, che saranno arancioni.

Come si vede, restiamo osservati speciali.

I dati si riferiscono al periodo 18-24 gennaio. Ecco l’indice rt di ogni singola regione o provincia autonoma:

Abruzzo: 0,81

Basilicata : 0,91

Calabria: 0,82

Campania: 0,97

Emilia Romagna: 0,77

Friuli Venezia Giulia: 0,68

Lazio: 0,73

Liguria: 0,87

Lombardia: 0,84

Marche: 0,88

Molise: 1,51

Piemonte: 0,82

Alto Adige: 0,80

Trentino: 0,56

Puglia: 0,90

Sardegna: 0,81

Sicilia: 0,98

Toscana: 0,95

Valle d’Aosta: 0,82

Veneto: 0,61

 

 

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