Campobasso

L’istituto “Notte” sarà demolito e ricostruito per creare una scuola di cucina e la “città dei ragazzi”

L’edificio rispetterà tutte le norme per l’abbattimento delle barriere architettoniche e le norme di evacuazione per la quale è stata prevista, nella zona retrostante l’edificio, una scala metallica che consente, oltre all’evacuazione degli ospiti di tutta la città dei ragazzi, anche l’accesso al terrazzo per le opere di manutenzione degli impianti

La seduta della commissione consiliare Lavori Pubblici di questo pomeriggio, presieduta dal consigliere Nicola Simonetti, ha rappresentato l’occasione giusta oltreché per presentare ai membri della commissione il nuovo dirigente del settore, ovvero l’architetto Giuseppe Giarrusso, anche per permettere al sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, e all’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Amorosa, di informare i consiglieri su quanto l’amministrazione sta procedendo a portare avanti in merito, soprattutto, a ciò che concerne la ex scuola Notte.

“Il programma Periferie come centro, – ha detto il sindaco Gravina – come è risaputo, prevedeva anche l’intervento di recupero e funzionalizzazione della scuola Notte, per quel che riguarda l’immobile, per l’attività di scuola di cucina. Abbiamo dovuto affrontare una serie di problematiche per poter portare avanti questo progetto, – ha sottolineato Gravina – in particolar modo è stato necessario apportare una modifica essenziale a quanto era stato precedentemente previsto, perché ci si è resi conto che lo studio di fattibilità realizzato in passato, non aveva preso in considerazione l’instabilità della parete rocciosa che incombe sull’edificio e che fu, fra l’altro, una delle cause che portò alla chiusura della stessa scuola. Preso atto di questo – ha spiegato il sindaco – e preso atto che eventuali interventi di recupero avrebbero creato oggettive difficoltà sia in termini logistici e tecnici che in termini di funzionalità, abbiamo deciso di procedere nella direzione della demolizione e ricostruzione della struttura, una soluzione che ci rende senz’altro più soddisfatti perché si tratterà di realizzare un edifico nuovo, all’avanguardia, con prestazioni migliori e con spazi studiati e progettati appositamente per il tipo di attività che vi si andranno a svolgere. Ormai, dopo la delibera di Giunta dello scorso 13 gennaio, siamo in dirittura d’arrivo e contiamo di chiudere questo processo di rivisitazione riguardante il bando Periferie a breve, aspettiamo alcuni pareri tecnici, ma, man mano che si concretizzeranno le specifiche progettazioni, si procederà ad illustrarle e renderle note.”

A spiegare nel dettaglio cosa prevede il nuovo progetto per la scuola Notte, è stato poi, l’assessore Amorosa: “Il progetto di sostituzione edilizia del fabbricato ex scuola Notte – ha detto l’assessore Amorosa – è stato autorizzato dall’amministrazione comunale a seguito della relazione di vulnerabilità che ha messo in evidenza il pericolo derivante dalla presenza di un versante roccioso instabile gravante sull’edifico e sulla relativa area di pertinenza. Il progetto, – ha proseguito Amorosa – comporta la totale demolizione del fabbricato e la sua ricostruzione lasciando invariate le finalità funzionali previste nel progetto preliminare e nel finanziamento assentito. Il nuovo edificio da ricostruire sarà ubicato nella stessa area coperta dall’edificio demolito, regolarizzando la sagoma in un rettangolo. Esso sarà costituito da due livelli: il piano terra destinato a scuola di cucina, mentre il piano superiore sarà occupato dalla Città dei ragazzi”.

La copertura sarà di tipo piano, – ha specificato l’assessore – idonea per ospitare le macchine degli impianti e i pannelli fotovoltaici in numero sufficiente per realizzare un fabbricato ecosostenibile, rispondente alle norme Nzeb, edificio ad altissima prestazione energetica, il cui fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo, viene così coperto dai pannelli fotovoltaici.

“Per quanto concerne la scuola di cucina, – ha sottolineato Amorosa – si prevede una zona di ingresso dalla quale si accede all’ufficio e alle aule di teoria, mentre per accedere al laboratorio di cucina, dove avviene la preparazione delle pietanze che saranno vendute da asporto nei locali del mercato coperto, si dovrà attraversare un filtro dove sono ubicati i servizi igienici e gli spogliatoi necessari per le norme igieniche generali e, in particolare, per l’attuale stato pandemico dovuto al Covid19. Connessi al laboratorio sono ubicati il locale dispensa con annesse celle frigorifere, un laboratorio di trasformazione e pastorizzazione e, infine, una sala per il confezionamento dei prodotti da trasportare presso i punti di vendita. Al piano terra, ma con accesso indipendente, – ha illustrato l’assessore – verrà ubicato l’ingresso della Città dei ragazzi, posta al primo piano, alla quale si accede tramite una scala e un ascensore che conduce ad un ampio atrio destinato alle attività collettive.”

Secondo quanto prevede il progetto, al piano primo si trovano altri locali quali: aula multimediale per le attività da svolgere in sede come ricerche e contatti con l’esterno mediante l’utilizzo dei social network; sala lettura con una piccola biblioteca cartacea (libri, fumetti, quotidiani, ecc.); 2 aule per attività libere che possono essere ludiche o culturali (teatrino, mostre, ecc); una sala conferenze per n. 54 posti adibita anche a rappresentazioni teatrali e/o cinematografiche.

“Per l’attività all’aperto della Città dei ragazzi – ha detto Amorosa – sono previste aree al coperto, come il terrazzo al primo piano, e un’area esterna prospiciente l’ingresso dell’edificio, sistemata a verde attrezzato, con sedute per la didattica.

L’edificio rispetterà tutte le norme per l’abbattimento delle barriere architettoniche e le norme di evacuazione per la quale è stata prevista, nella zona retrostante l’edificio, una scala metallica che consente, oltre all’evacuazione degli ospiti di tutta la città dei ragazzi, anche l’accesso al terrazzo per le opere di manutenzione degli impianti”.

“Nel progetto – ha concluso Amorosa – è previsto il consolidamento del versante roccioso gravante sull’edificio, mediante la demolizione totale del blocco di grosse dimensioni in libertà cinematica, successivamente si provvederà al consolidamento dell’intero versante gravante sull’edificio e sull’area esterna, con reti metalliche vincolate alla roccia mediante chiodature.”

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