Ormai va avanti così da giorni, anzi da settimane. File interminabili agli sportelli Cup, gente per ore in attesa in piedi e al freddo per una semplice impegnativa, operazione che dovrebbe richiedere tre minuti. E invece capita di dover provare per giorni e giorni, spesso senza esito. Colpa, a quanto pare, di un nuovo sistema informatico che sta rallentando le operazioni, nonché del poco personale Asrem a disposizione.
Casi del genere sono stati segnalati nei giorni scorsi sia a Campobasso che a Isernia, ma a Termoli negli ultimi giorni la situazione ha rischiato di degenerare. “Per poco non ci è scappata la rissa” racconta un giovane, reduce da una fila inutile per tutto il pomeriggio al Cup del poliambulatorio di via del Molinello. “Qualcuno ha cominciato a sbraitare, c’è chi ha chiesto di parlare con un responsabile, ma dagli uffici è iniziato lo scaricabarile. La cosa peggiore è che molti si accalcavano e si è creato un assembramento che col Covid è proprio ciò che si dovrebbe evitare”.
Ma il caso di ieri pomeriggio non è isolato. “C’ero già stato venerdì mattina, reduce da un’operazione ortodontica. Ho provato a fare prima possibile e mi hanno detto che sarei dovuto arrivare prima. Oltretutto con mezz’ora d’anticipo tolgono i numeretti per fare la fila e gli altri devono arrangiarsi, ma non è giusto”.
Così è tornato ieri, ma di nuovo è tornato a casa senza aver concluso nulla. “E non c’erano manco i numeri, ce li siamo dati da soli. Ma così è un caos, c’è sempre qualcuno che prova a fregarti. Spesso lì ci sono i volontari di qualche associazione a dare una mano, ieri nessuno”. Col nervosismo alle stelle si è rischiato il peggio.

Stessa scena sabato scorso all’ospedale San Timoteo. Dopo la fila chilometrica per entrare, a causa delle precauzioni anti covid, molti utenti non sono riusciti ad accedere al Cup prima che gli sportelli chiudessero. “Quando ci è stato detto che non potevamo entrare, c’è stata una reazione rabbiosa. Gente che urlava, si lamentava, inveiva contro gli operatori” è il racconto di un testimone.
Ma il personale può fare poco se non è sufficiente a coprire le richieste. “Abbiamo due dipendenti colpiti da lunga malattia e non c’è personale per sostituirli – spiega il direttore del Distretto Sanitario di Termoli, Giovanni Giorgetta -. La società che si occupa del nuovo servizio del Cup unico della regione ha inviato un’altra persona anche a supporto di chi c’è”.
Già perché da qualche settimana l’Asrem si è dotata di un nuovo sistema per prenotazioni sanitarie, call center e altri servizi. L’appalto è stato vinto, per 7 milioni e mezzo di euro per quattro anni più un altro rinnovabile, dalla CNS Consorzio nazionale servizi società cooperativa di Bologna. Un Cup unico a livello regionale, che nelle intenzioni dovrebbe snellire le pratiche ma che invece sta avendo al momento l’effetto contrario.
“I nostri dipendenti lamentano la difficoltà nell’operare con questa nuova piattaforma, nonostante la formazione avuta e l’arrivo di personale di supporto” Il dottor Giorgetta sa bene quanti disagi stanno affrontando le persone. “Sono arrivate anche a me molte lamentele e c’è sempre chi è pronto a denunciare. A breve però dovrebbe essere attivato un nuovo programma che potrebbe velocizzare il servizio”.
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