Termoli

Ispezioni dei sub sulla condotta del depuratore. Intervento dell’Acea solo dopo l’articolo-denuncia video

Il 27 gennaio la società che gestisce l'impianto ha fatto richiesta di ispezione e manutenzione alla Capitaneria di porto di Termoli, ma le prime segnalazioni risalgono a diverse settimane prima

Al via da lunedì prossimo e per un periodo di massimo due mesi i lavori di ispezione ed eventuale manutenzione della condotta sottomarina che trasporta liquami già trattati dal depuratore del porto di Termoli al largo.

Dopo l’articolo pubblicato da primonumero.it lo scorso 26 gennaio che evidenziava una nuova possibile rottura della condotta, l’Acea ha richiesto l’intervento che è stato accordato dalla Capitaneria di porto con una specifica ordinanza emessa nella giornata di ieri 29 gennaio e che avrà validità dal 1 febbraio al 31 marzo.

Sarà la ditta appaltatrice Società Inmare srl a occuparsi dei lavori di ricognizione e immersione subacquea con ispezione ed eventuale manutenzione della condotta sottomarina.

Desta però un certo sconcerto apprendere che la richiesta della società Acea Molise, ex Crea Gestioni, cioè la società che ha in gestione il servizio idrico e fognario di Termoli, sia datata 27 gennaio e quindi sia successiva alla pubblicazione dell’articolo di primonumero.it del 26 gennaio scorso.

Il mare ribolle di nuovo dalla condotta del depuratore del porto. Sospetta nuova rottura, avviate verifiche

Eppure risale a diverse settimane prima una segnalazione rimbalzata sui social di quel ribollire di acqua nel mare alle spalle del porto di Termoli, proprio in un punto dove già negli anni passati si erano verificate delle falle della condotta sottomarina. Una segnalazione evidentemente ignorata persino dalla società che ha in gestione l’impianto. Sembra quasi che l’Acea non si fosse accorta di nulla. È ipotizzabile quindi che soltanto quando la notizia è giunta a conoscenza del Comune di Termoli l’Acea si sia mossa per le necessarie verifiche.

Non si può inoltre non sottolineare come l’ultimo intervento di riparazione avvenuto fra la primavera e l’estate 2020 era stato annunciato come risolutivo, grazie all’impiego di una tubatura d’acciaio e a un nuovo sistema per bloccare la condotta sull’arenile ed evitare che con le mareggiate andasse a sbattere contro i fondali.

Ma anche in questa occasione, e nonostante la nuova importante spesa sostenuta, è probabile che si sia verificata un’ulteriore falla e quindi ci sarà bisogno di un altro intervento di riparazione

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