Covid e no covid

Il primario della Rianimazione replica a Giustini: “Percorsi a norma e reparto organizzato in sicurezza”

Il dottore Romeo Flocco e il personale del Blocco operatorio del Cardarelli hanno stilato il verbale inoltrato al direttore generale Asrem: "Il reparto è rispondente a tutti i criteri di legge e di sicurezza previsti per la salvaguardia di personale e pazienti". La relazione segue a quanto detto dal Commissario ad Acta che aveva parlato di commistione tra percorsi Covid e no Covid

Il direttore generale dell’Asrem ha inoltrato al primario della Rianimazione del Cardarelli, Romeo Flocco, la richiesta di stilare un verbale per chiarire la condizione dei percorsi covid e quella delle sale operatorie covid dedicate. Richiesta nata a seguito del sopralluogo effettuato nelle ultime ore, al Cardarelli, dal commissario ad acta Angelo Giustini.

E il dottore Flocco non ha battuto ciglio. Nero su bianco ha specificato una situazione che per quanto riguarda il suo reparto è rispondente a tutti i criteri di legge e di sicurezza previsti. Di seguito il documento.

FLOCCO Relazione Definitiva Blocco Operatorio Covid

Intanto il Blocco operatorio covid è stato allestito in quello che originariamente era della Chirurgia ortopedica, peraltro già strutturalmente separato dalle altre sale operatorie. Si tratta di un settore autonomo “dotato di due sale operatorie, di un’ampia sala di risveglio, spogliatoi e ambienti tecnici” tutti provvisti “di impianti autonomi di gas medicali e di cablaggio” spiega nel dettaglio il dottore Flocco. E prosegue: “anche l’impianto di climatizzazione è indipendente”.

Quindi illustra le finalità del Blocco covid e cioè la chirurgia in pazienti covid, la chirurgia in regime di urgenza in pazienti che sono in attesa dell’esito del tampone, l’espletamento del parto di pazienti covid e quello in regime di urgenza in pazienti che aspettano l’esito del tampone.

Flocco relaziona anche “che i percorsi in entrata e in uscita sono stati studiati e definiti da esperti tecnici del Servizio di prevenzione e protezione”.

E precisa che in caso di saturazione della rianimazione covid il blocco operatorio è predisposto per curare – in attesa del trasferimento in altre strutture covid – i pazienti critici contagiati.

Per quanto riguarda il ricovero temporaneo dei pazienti critici covid, qualora dovesse verificarsi una “saturazione della Rianimazione, è stato disposto l’utilizzo delle sale operatorie che originariamente erano dedicate alla chirurgia urologica”.

Dunque non è stato necessario alcun lavoro strutturale per separare gli ambienti. Ed è “stata allestita una inter-parete con pannelli sintetici per segnalare al personale in maniera sicura il percorso in caso di utilizzo straordinario delle sale”.

Spiega che “la saturazione della Rianimazione è stata eccezionale e di brevissima durata” per cui l’utilizzo delle sale aggiuntive è stato limitato a 3 giorni complessivi in condizioni di evidente sicurezza.

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