Santa croce di magliano

Giornata della Memoria, gli studenti del Liceo ‘incontrano’ Liliana Segre

“Una pagina di storia così importante, quella della Shoah, non può essere dimenticata. Specialmente nelle aule scolastiche. I momenti di riflessione che nascono in classe in giornate come questa, volte a ricordare avvenimenti che hanno segnato la nostra storia, sono indispensabili. Ciò che accadde fu un lento processo di perdita della sensibilità e dell’umanità nella società. Il dialogo e la riflessione non tengono solo vivo il ricordo della Shoah, ma permettono di sensibilizzare noi ragazzi. Non servì essere dei mostri per commettere gravi crimini contro l’umanità. Per farlo bastò essere indifferenti. Coloro che si voltarono dall’altra parte, infatti, sono colpevoli allo stesso modo di chi commise quest’orribile crimine. L’indifferenza va combattuta con la cultura; sono gli insegnanti che devono aiutarci a diventare esseri umani, consapevoli che ciascuno di noi ha una propria coscienza e deve usarla”.

Esordiscono così Micaela ed Eugenia, della classe 3 sez. A dopo aver visto il video che racconta, alla Cittadella della Pace Rondine, l’inaugurazione dell’Arena di Janine da parte della Senatrice Liliana Segre, alla presenza delle massime cariche dello Stato.

Non potevano non cominciare dalla storia personale della senatrice a vita Liliana Segre le riflessioni che hanno trasversalmente coinvolto tutte le classi del Liceo Scientifico di Santa Croce di Magliano, lei che rappresenta il simbolo dei valori più nobili della persona umana, eletta cittadina onoraria dall’Amministrazione proprio nel Comune in cui opera la scuola. La senatrice ha vissuto gli orrori delle leggi razziali e della Shoah dall’età di 8 anni e ha speso buona parte della sua vita per parlare soprattutto ai giovani.

liceo santa croce giorno memoria

Francesca della classe quarta B rimarca il motivo dell’istituzione della Giornata della Memoria: è stato scelto il 27 gennaio, “giorno simbolo” perché proprio il 27 gennaio del 1945  le truppe russe liberarono il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. È importante parlarne soprattutto ai giovani, perché saranno i cittadini del futuro, è importante educarli ad essere umani, come scrive Anniek Cojean ne Les mémoires de la Shoah.

Ogni anno il 27 gennaio se ne parla in tutte le scuole ed è tradizione ormai consolidata la celebrazione della Giornata della Memoria presso il Liceo di Santa Croce di Magliano, ma quest’anno, a causa della pandemia in corso, non è stato possibile farlo in maniera corale. Seppur in forme diverse, l’accento è stato posto su una tematica comune: il rispetto della persona nella sua accezione più nobile, così ogni docente si è impegnato a parlarne singolarmente nella propria classe. Sono stati affrontati diversi argomenti: dalle testimonianze di autori e di testimoni della Shoah quali Primo Levi ed Anna Frank alle cause che hanno portato all’Olocausto fino al passaggio storico dalla negoziazione dei diritti alla democrazia. Ne è derivata una meditazione intima dove gli alunni hanno espresso emozioni di smarrimento, di dolore ed incredulità, di commozione e condanna.

Incisivo ed appassionato l’intervento della dirigente scolastica prof.ssa Giovanna Fantetti nella classe 3B, che riconduce il discorso anche alle azioni di intolleranza  e di razzismo che puntualmente vengono riportate dagli organi di stampa  quotidianamente. In ambito giovanile occorre inoltre porre attenzione ad atti di cyberbullismo o di prevaricazione, sempre più frequenti, che portano verso un percorso di destabilizzazione,  di perdita di fiducia e di estrema negatività.

Particolarmente coinvolgente, seppur in asincrono, il discorso di Liliana Segre ai giovani, che viene considerato ormai il suo testamento morale: “Ho paura della perdita della democrazia, perché io so cos’è la non democrazia. La democrazia si perde pian piano, nell’indifferenza generale, perché fa comodo non schierarsi”.

“Questa indifferenza di cui ci parla la senatrice è uno dei motivi per cui è necessario ricordare, tenere a mente il passato. Lo stesso Primo Levi, il quale, come la Segre, ha vissuto in prima persona la Shoah, disse che “tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo”. Quindi non dobbiamo dimenticare il nostro passato, per quanto possa far parte di una pagina oscura della storia, perché è ciò che ci guida nelle nostre scelte future. Sì, proprio il nostro passato, che non è nostro solo in quanto siamo italiani o europei, ma che è nostro in quanto siamo esseri umani” (Francesca).

Gli alunni della classe 2 sez. B hanno rimarcato alcuni momenti del racconto della senatrice: con un nodo in gola Michele ha spiegato la sua commozione quando lei, nel carcere di San Vittore, raccontò di sentirsi “la madre di suo padre” o Luigi, che affronta il tema degli “affetti familiari” trattato con delicata dolcezza da Liliana o Diego e Gabriele, che restano colpiti dalla selezione verso la morte della giovanissima Janine. Sono respiri, immagini, racconti, storie che attraversano l’anima: dal Liceo di Santa Croce di Magliano l’unanime condanna dell’odio, del razzismo, della violenza; si celebra la pace, la dignità, la vita di ogni essere umano di ieri, di oggi e di domani!

 

 

 

Più informazioni
commenta