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Covid, aumentano ancora i decessi e si abbassa di 10 anni la mediana dell’età. Brusca frenata delle vaccinazioni

Da oltre un mese in Molise c'è una lenta progressione nel numero delle vittime associata ad un abbassamento dell'età delle stesse. I ricoveri sono sempre alti, ma va meglio delle settimana precedente. Quello che non va per niente bene è l'andamento della campagna vaccinale

12, 13, 15, 16, 19, 22. È questa la lenta ma costante progressione, nelle ultime sei settimane, del numero delle vittime molisane dell’epidemia (che hanno superato le 260 unità). Sappiamo bene che dietro quelli che sarebbero ‘piccoli’ numeri per altri territori ci sono grandi perdite per comunità come le nostre.

La settimana dal 18 al 24 gennaio si è portata via 22 corregionali, con età comprese tra 44 (una delle vittime più giovani in assoluto in Molise dacchè è iniziata la strage della pandemia) e 94. In questi sette giorni sono state 4 le vittime sotto i 70 anni, 17 di contro quelle sopra i 71. La mediana, che la scorsa settimana era di 87 anni, ora è scesa a 77 anni.

È questo l’indicatore che segna il bilancio più ‘crudo’ della settimana, laddove tutti gli altri sono in lieve miglioramento. I ricoveri, altro segnale significativo che restituisce – più di altri – la cifra dell’impatto dell’epidemia sul servizio sanitario, sono ancora tanti ma meno rispetto alla scorsa settimana, quando il totale era balzato a 36. Negli ultimi sette giorni invece i nuovi ingressi nei reparti deputati alla cura del Covid nel centro hub regionale sono stati 30, oltre 4 al giorno. Però negli stessi giorni ci sono state anche 21 dimissioni (3 al giorno come media) mentre nei sette giorni precedenti queste si erano fermate a quota 16. Non marginale il calo dei posti letto occupati: attualmente sono 52 in Malattie Infettive e 7 in Terapia Intensiva, domenica scorsa erano rispettivamente 60 e 10.

È andata meglio anche sul fronte delle nuove diagnosi di Sars-CoV-2: 352 in una settimana (erano 473 la scorsa e 360 quella prima) ma, quel che più conta, rispetto alle due settimane precedenti si è abbassato l’indice di positività passato – andando a ritroso – dal 9% al 10.6% fino al 7.8% degli ultimi sette giorni. Il numero dei tamponi è stato simile a quello della settimana precedente (4512 vs 4444) ma, appunto, a fare la differenza è stato il minor numero di nuovi contagi che, a voler fare una media, sono stati 50 al dì.

I guariti, invece, sono stati complessivamente 345, poco meno di 50 al giorno. La scorsa settimana erano stati molti di più ovvero quasi 600 (85 al giorno). Ma nel caso di questo indicatore i numeri sono altalenanti (soggetti per lo più alle date dei contagi e dunque ai tempi del decorso della infezione) e comunque sempre alti.

L’epidemia, come si vede, continua a fare il suo corso, con lievi rallentamenti ma non già grandi frenate. Quello che invece ha subìto una brusca frenata è l’iter delle vaccinazioni. Da domenica 17 a domenica 24 gennaio – la fonte è l’ultimo dato disponibile sul report nazionale, aggiornato alle 21 di ieri sera – di dosi di vaccini ne sono state somministrate in Molise soltanto 415, neanche 60 al giorno. La settimana scorsa si viaggiava su una media di quasi 440 al giorno. Siderale dunque la differenza.

Differenza che è dipesa, molto probabilmente, dal calo delle consegne o meglio dal calo annunciato delle consegne da parte di Pfizer e di AstraZeneca (che però non è mai arrivato in Italia perché non è stato ancora approvato dall’Agenzia Europea del Farmaco). Risultato: il Molise ha somministrato ad oggi solo 6.715 dosi sulle 12.235 ricevute, il 54.4%. Dopo la Calabria, è la nostra regione quella meno ‘virtuosa’ in questo senso in Italia.

Oggi, 25 gennaio, sono trascorsi esattamente 21 giorni da quando la campagna vaccinale (escluso il vax-day di fine dicembre) è iniziata. Ciò significa che da oggi cominceranno i ‘richiami’ ovvero la somministrazione delle seconde dosi, passaggio fondamentale per arrivare alla tanto agognata immunità. Per quella di gregge, invece, i tempi si allungano.

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