Messa: istruzioni per l'uso

Comunione a chiamata tra i banchi e confessionali banditi: così cambiano i riti in Chiesa in epoca Covid

Anche la Chiesa si è dovuta adeguare ai protocolli anti contagio: per ricevere l'ostia non ci si mette più in fila avvicinandosi assembrati all'altare ma è il prete che raggiunge il fedele al banco per il rito eucaristico. Sconsigliato anche l'utilizzo del confessionale che non garantisce la distanza di sicurezza.

La fila di fedeli in chiesa per ricevere l’ostia consacrata è ormai un ricordo. La terribile malattia della Covid 19 ha cambiato anche il rito eucaristico che in chiesa si deve svolgere nel rispetto dei protocolli anti contagio. In parrocchia come altrove le regole per evitare assembramenti e il mantenimento della distanza minima di sicurezza sono diventati la quotidianità. Tanto che oggi durante la comunione non è più il fedele che si avvicina all’altare ma il sacerdote che, munito di mascherina e guanti (o, in alternativa, dopo l’igienizzazione delle mani), raggiunge chi ha alzato il braccio tra i banchi per ricevere l’eucarestia.

Di modifiche e aggiustamenti in corso in ambito religioso ce ne sono stati tanti. E conviene oggi fare un piccolo ripasso in vista delle messe domenicali anche a seguito dell’accertata positività al virus Sars CoV-2 del parroco della chiesa di San Rocco a Petacciato. Notizia che ha spinto il sindaco Roberto Di Pardo a invitare i fedeli che nei giorni scorsi hanno avuto contatti con don Mario Colavita a segnalarsi “per circoscrivere quanto più possibile eventuali contagi”.

Il tampone conferma: positivo il parroco di Petacciato. Screening sui fedeli

Una misura precauzionale, meglio ribadirlo a scanso di equivoci. Forse anche un eccesso di prudenza perché se i protocolli sono stati sempre rispettati dovrebbero aver fatto il loro dovere impedendo eventuali contagi tramite eucaristia o confessione.

Ma qualche correzione qua e là potrebbe migliorare ulteriormente la situazione: secondo alcuni parroci, infatti, sarebbe più logico che chi non fa la comunione si siede e chi la fa resta in piedi. Va da sé, infatti, che in chiesa ci debbano essere solo persone con posti a sedere perché sono individuabili e a distanza di sicurezza. Se si tollera gente in piedi (e succede molto spesso anche perché è impensabile che un parroco si metta a regolare il traffico durante la messa) si perde conteggio e distanza.

Altro ambito in cui è fondamentale il distanziamento e la mascherina è la confessione. L’utilizzo dei confessionali, dunque, è fortemente sconsigliato perché non garantisce distanza minima. Ecco perché si preferiscono spazi ampi e areati purché in grado di garantire riservatezza e discrezione al confessato.

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