L'intervista

“Che femmina sei?” Offesa omofoba su Google da commerciante termolese al cliente che mette solo una stella

“Che uomo sei? Anzi, che femmina sei?” Così un esercente della città adriatica replica alla recensione mediocre di un cliente sulla mappa Google agganciata ai negozi. Questo è avvenuto dopo una vera e propria aggressione fisica ai danni suoi e di un’amica. “Ci ha insultato, mi ha afferrato per un braccio e ci ha sbattuto fuori dal locale”.

Giuseppe è giovane, educato e sensibile. Ma è anche coraggioso e determinato nel portare all’attenzione pubblica la reazione sgradevole a una recensione negativa su Google da parte di un esercente che ha una attività nel centro di Termoli.

Giuseppe, partiamo dall’inizio. Come è cominciata questa storia?

“Ieri, insieme con un’amica, sono entrato in questo negozio perché avevo bisogno di acquistare un prodotto. Ho chiesto all’uomo seduto dall’altro lato del bancone una semplice informazione perché mi sono reso conto che la mia amica, che era con me, aveva sbagliato negozio. Per tutta risposta lui, che non avevo mai visto in vita mia, ci ha dato degli ignoranti e ha iniziato ad insultarci in vari modi”.

Indossavate la mascherina?

“Certo, non abbiamo fatto nulla per suscitare la sua ira, anzi, siamo stati tranquilli e perfino un po’ scioccati davanti ai suoi modi. Non ho fatto assolutamente nulla per farlo arrabbiare. Lui è stato scontroso e sgarbato da subito, era chiaramente prevenuto. E a un certo punto è diventato incontrollabile: si è alzato, non rispettando la distanza di sicurezza, si è avvicinato a noi urlando, non mi ha fatto parlare e mi ha afferrato per un braccio”.

Una specie di aggressione, giusto?

“Esatto. Stavamo per andarcene quando mi ha preso il braccio, mi ha strattonato e ci ha sbattuto fuori dal locale dicendo che eravamo lì solo per denigrare il suo lavoro. E tutto questo per una informazione richiesta! Inoltre si è avvicinato a noi ben oltre il necessario distanziamento sociale. Poi è rimasto dietro la porta a vetri a vedere cosa facevamo, ma noi siamo andati via”.

Ovvio, per te, valutare negativamente il suo negozio

“La sera stessa, incredulo per quello che mi era capitato, ho deciso di recensire su Google il negozio mettendo una sola stellina (una su 5, ndr). Non ho aggiunto altro, anche perché il tipo mi è sembrato fin troppo aggressivo e predisposto allo scontro.

Perciò ti sei limitato a mettere una stella. E anche questo ha scatenato la sua reazione scomposta?

“Si, io ho deciso di recensire l’attività su Google, dove si possono leggere i feedback negativi di altri clienti che lamentavano le più disparate aggressioni. Lui non ha gradito e ha spostato l’aggressione sul piano telematico, contattandomi sui social e cominciando a bombardarmi di messaggi, arrabbiato anche perché non rispondevo. D’altronde erano le 6 di mattina, come ho visto dopo, e stavo dormendo”.

Cosa ti ha scritto su facebook?

“Mi ha intimato di rimuovere la recensione senza testo, poi visto che io non lo facevo – e non ho intensione di farlo – ha risposto sul motore di ricerca con un commento omotransfobico: “Che tipo di “uomo” sei? Anzi, che tipo di femmina dovevo dire, scusa la stupida domanda”. Si è preoccupato di farmelo sapere dicendomi: “Vai a leggere come ho pubblicizzato pure te”.

Giuseppe Google recensioni

Una offesa gratuita sulla identità di genere. Cosa hai provato?

“Sconcerto, incredulità, rabbia. Per fortuna non mi sono lasciato condizionare, ma se fossi stato un minorenne o peggio ancora una persona insicura, fragile? Ma si rende conto che conseguenze possono avere certe parole, certi attacchi sul piano personale? Non gli ho risposto su Messanger, ma ho pensato che non fosse giusto lasciar correre, fare finta di nulla. Così mi sono attivato per diffondere la notizia”.

E lui?

“Ha cambiato il commento, scrivendo qualcosa che è ancora peggio secondo me. Dicendo che lui non è omofobo e che il rimprovero me lo ha fatto non per le mie tendenze sessuali. Ora, a parte che io non sono trans ma se anche lo fossi non ci sarebbe nulla di male, la domanda è: come si permette di fare riferimenti di questo genere, di insultare le persone su questo piano? E’ una cosa gravissima”.

Cancellerai la recensione su Google?

“Non lo farò. Se mi avesse chiesto scusa chissà, forse sarei stato anche disposto a eliminarla. Ma non farò nulla, è stato e rimane arrogante e presuntuoso. Io, come chiunque, non posso avere paura di entrare in un negozio o di domandare una informazione a un commerciante. Mi auguro che così possa capire che questi comportamenti fanno male e non sono socialmente accettabili”.

In questo Giuseppe crede poco ma la speranza, come si dice, è sempre l’ultima a morire. (mv)

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