Campomarino

44 positivi in 5 giorni, ma secondo i test rapidi sono di più. Scatta l’obbligo di autosegnalarsi

Oltre allo screening sulla popolazione scolastica non si esclude uno sulla popolazione. I casi di positività al virus, è pressochè certo, sono in crescita e saliranno man mano che l'Asrem effettuerà i tamponi molecolari su chi è risultato positivo ai test effettuati privatamente. Di stamane una nuova ordinanza del sindaco che impone obbligo di comunicazione e di isolamento a chi risulti positivi al test antigenico o sierologico

A Campomarino il clima è cambiato e la preoccupazione tra i residenti, oltre che nell’Amministrazione comunale, per il contagio vieppiù diffuso è palpabile. 14 contagi accertati ieri, 1 il giorno precedente, 6 domenica scorsa, e ancora 14 il 23 gennaio, 9 il 22. Le diagnosi di positività al Sars-Cov-2 negli ultimi 5 giorni sono state dunque 44, ma si teme (ed è quantomeno probabile) che i numeri cresceranno nelle prossime ore, via via che arriveranno i nuovi risultati dei test.

Il perché è presto detto: questi sono i numeri ufficiali forniti dall’Asrem e si riferiscono agli esiti dei tamponi molecolari. Ma – come ci dice un esponente della Giunta – ci sono altre decine di positività appurate dal test antigenico, quello che privatamente vanno a fare i cittadini ‘in odore’ di contagio, che non vengono subito inseriti con altrettanta solerzia tra i positivi dall’Asrem. Nel bollettino infatti non sempre risulta aggiornato il dato relativo ai positivi all’antigenico. E, una volta a conoscenza dell’esito positivo di quest’ultimo, l’Azienda sanitaria non procede nell’immediato all’effettuazione dei tamponi, un po’ come se desse già per positive quelle persone. L’effetto, ben noto a molti cittadini, è che i positivi in paese siano molti di più.

Tutto questo in un paese di circa 7mila abitanti, che sebbene già colpito dal Covid mai si era trovato in una circostanza tanto difficile. Tanto che il sindaco Pierdonato Silvestri avrebbe fatto richiesta alla Regione (e all’Asrem) di divenire ‘zona rossa’ (attualmente lo è il piccolo Comune di Sant’Elia a Pianisi, ndr). Richiesta che non sarebbe stata accolta.

Intanto si sta correndo ai ripari, con ordinanze sindacali e con chiusure di attività commerciali interessate da contagi. Le piazze e i parchi, poi, sono chiusi già da un po’. Dopo la chiusura degli istituti scolastici, stabilita con l’ordinanza n. 4 del 24 gennaio scorso e che ha chiuso tutte le scuole dal 25 al 1 gennaio (alcuni casi riguardano anche degli alunni, ndr), si è provveduto ieri anche a fare quella relativa alla sospensione dei mercati comunali e delle attività commerciali in forma ambulante (valida fino al 10 febbraio). Ed è di pochi minuti fa l’ordinanza contingibile ed urgente n. 6 (datata 27 gennaio, appunto) che contiene misure per il tracciamento dei contagi.

Nell’atto si ordina “a tutti i soggetti residenti e/o domiciliati nel Comune di Campomarino, risultati positivi al Sars-Cov-2 all’esito di test rapidi sierologici e/o antigenici accertati da strutture sanitarie private” di darne immediata informazione al proprio medico di base o al pediatra ed al Sindaco, l’Autorità Sanitaria Locale. Come? Inviando una mail all’indirizzo staffsindaco@comunecampomarino.it oppure telefonando al numero 0875 531208.

Queste persone sono obbligate ad osservare “l’isolamento fiduciario volontario fino a diversa disposizione da parte dell’Autorità Sanitaria Regionale”. Un’ordinanza resasi necessaria appunto perchè – come più volte segnalato anche da altri sindaci – non è tempestiva la comunicazione da parte dell’Azienda sanitaria riguardo ai positivi ai cosiddetti test rapidi. Eppure è da quelli molto spesso che si ‘accende’ la spia rossa dell’avvenuto contagio.

 

Intanto va avanti lo screening sulla popolazione scolastica, che si sta estendendo anche ad altre classi inizialmente non previste. Ma non si esclude uno screening a tappeto sulla popolazione. L’unico in grado di far venire allo scoperto il numero ‘oscuro’.

Ieri sera 26 gennaio si è riunito il C.O.C (Centro Operativo Comunale) per fare il punto sulla situazione e studiare nuove misure per fronteggiare la situazione. Che mai a Campomarino – ribadiamo – è stata tanto difficile. Anche perché la comunità è stata sconvolta di recente dalla notizia della morte di Desiderio Paladino, persona nota scomparsa nella sua abitazione domenica mattina e la cui positività è stata accertata il giorno dopo dall’esito del tampone molecolare. E tra i tanti asintomatici, c’è anche chi sta facendo i conti con le complicanze del Covid-19. Ieri un ricovero in Malattie Infettive al Cardarelli, un altro due giorni prima.

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Ma c’è chi, tra i residenti del centro bassomolisano, è critico rispetto alla gestione dell’emergenza e che punta il dito sul clima di ‘lassismo’ che c’è stato finora in paese. Come a dire, ora che ormai i buoi sono scappati dalla stalla si provvede a chiuderla. Troppo tardi. E ancora, troppi pochi controlli. Ora sì, c’è paura. Anche perché il tracciamento è un lontano ricordo e quale sia l’origine del contagio nessuno sa dirlo. Oramai sono diversi i cluster.

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