L'Ospite

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Sanità: guardare al futuro

Pur se in piena emergenza Covid, con il rischio di una possibile terza ondata, l’avvento del vaccino porta uno spiraglio di speranza per il futuro. Resta comunque importante non abbassare la guardia ma continuare a seguire le regole fondamentali per frenare la diffusione del virus: mascherina, distanziamento e lavaggio delle mani.

E’ risaputo che nel Molise il Covid ha fatto emergere ulteriormente le criticità già presenti da molti anni nel servizio sanitario regionale e che ancora oggi non trovano soluzione nonostante i vari Commissari, tecnici e politici, nominati dal Governo centrale negli ultimi 13 anni.

Alla tanto attesa notizia del vaccino anti Covid, giunge una ulteriore notizia confortante per la nostra regione.

Nella legge di bilancio per l’anno 2021, che dovrà essere approvata dal Parlamento entro il 31 prossimo per evitare l’esercizio provvisorio,  è previsto per le Regioni la possibilità di richiedere alla Cassa Depositi e Prestiti l’anticipazione delle somme occorrenti per saldare i loro debiti commerciali e professionali della sanità, nonché assolvere agli obblighi di natura fiscale, contributiva e assicurativa.

Questa è l’occasione per effettuare tempestivamente i pagamenti dei debiti, altrimenti impossibili ad essere soddisfatti, con l’impegno alla restituzione dell’importo relativo, da effettuarsi  in trenta anni  con rate costanti. Questa soluzione però non comporta l’ampliamento della capacità di spesa delle Regioni beneficiarie, bensì sarà solo  occasione di accelerare il pagamento del debito, già compreso nei rispettivi bilanci.

Considerata la mancata accoglienza da parte del Governo della richiesta del Commissario Giustini dell’azzeramento del debito di circa 110 mila euro maturato a tutto il 2019,  per il Molise, quanto previsto nella legge di bilancio 2021, costituisce occasione unica e  irripetibile per finanziare il saldo di detto debito pregresso del servizio sanitario regionale.

Nello stesso tempo è importante far rilevare che nonostante i tagli di spesa praticati negli anni passati dai vari commissari designati dal Governo centrale: riduzione di personale, accorpamenti di reparti, chiusura e riclassificazione di ospedali, aggravio di tasse e accise, con gravi disagi e disservizi ai cittadini, non si è raggiunto l’equilibrio gestionale. Si è continuato a produrre un deficit strutturale di oltre 30 milioni per ogni anno. Resta quindi ancora dare soluzione per gli anni a seguire al disavanzo gestionale nel servizio sanitario regionale.

Occasione poteva essere la legge di bilancio 2021,  la delegazione parlamentare, sempre più latente, anche con il sostegno delle dirigenze locali e nazionale dei partiti che sostengono il governo, avrebbe potuto  formulare un  emendamento al disegno di legge con la richiesta di un contributo, almeno triennale, per il servizio sanitario del Molise, come già è avvenuto in passato con il Governo Renzi nella finanziaria del 2016.

Ora, una soluzione potrebbe essere la riproposizione della richiesta già formulata del Commissario Giustini,  di un decreto legge simile, con le dovute proporzioni, al decreto Calabria bis, con il quale alla regione Calabria viene assegnato un fondo triennale di 180 milioni di euro,  e la possibilità di costituire un gruppo di lavoro con idonee professionalità a sostegno del Commissario alla sanità.

Diversamente al presidente Toma non resta che richiedere alla Conferenza delle regioni  un contributo di solidarietà a favore del nostro servizio sanitario regionale. Ciò è già accaduto in passato, con il Presidente Commissario Frattura, ricevendo per il  triennio 2016-2018 dalle altre regioni un contributo complessivo di 72 mila euro. Così si è potuto raggiungere l’equilibrio gestionale, ottenendo lo sblocco del tourn over, e quindi la possibilità di assumere nuovo personale dal 1° gennaio 2019.

Al Commissario Giustini, resta il primario impegno di approvare il Programma Operativo 2019-2021, quindi sollecitare l’Agenas a portare a compimento la stesura dello stesso.

Forte è l’auspicio che il nuovo Programma Operativo preveda la riqualificazione della rete ospedaliera con la definizione  delle funzioni e dei servizi sanitari di ogni struttura ospedaliera, e la realizzazione di una adeguata medicina del territorio, tenendo conto delle popolazioni e delle peculiarità di ciascun territorio.

I Molisani ora si aspettano solo concretezza e soluzione dei gravi problemi.

 

Nicola Felice

Presidente Comitato San Timoteo

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