Termoli

Pronto Soccorso e Terapie Intensive al San Timoteo saranno potenziati: l’annuncio del dg Asrem

Sopralluogo in mattinata di Oreste Florenzano che segue la visita dell'ufficio tecnico per valutare le modalità di ristrutturazione del reparto nell'ambito del piano sull'emergenza sanitaria in atto. Il manager ha ammesso la carenza di personale: "Stiamo facendo il possibile per implementare l'organico".

Il San Timoteo di Termoli sarà potenziato sia nel Pronto Soccorso che nelle Terapie Intensive nell’ambito del Piano generale Asrem riferito alla emergenza sanitaria da nuovo coronavirus. Questa mattina il direttore generale Oreste Florenzano ha fatto personalmente un sopralluogo in reparto, incontrando anche i medici e il primario Nicola Rocchia e confermando la decisione assunta per il presidio adriatico, come “anche per il Veneziale di Isernia”.

La sua visita, avvenuta nella tarda mattinata, segue l’ispezione svolta ieri dall’ufficio tecnico della azienda sanitaria e dai progettisti incaricati di occuparsi dell’ampliamento del reparto di medicina d’urgenza, dove in queste ultime settimane diversi sono stati i pazienti con infezione da covid trattati nell’attesa di venire trasferiti a Campobasso.

“Il Pronto Soccorso – ha dichiarato Florenzano all’uscita dopo un confronto con il personale in servizio – è il posto di frontiera per eccellenza nella lotta contro il virus, quello dove avviene il primo impatto. Tuttavia – ha aggiunto – oggi la situazione mi è sembrata molto nell’ordinarietà soprattutto se penso alle regioni limitrofe dove ci sono situazioni ben più pesanti all’interno dei reparti di pronto soccorso”.

Florenzano San Timoteo

Florenzano ha smentito che la Medicina d’urgenza di Termoli accolga pazienti covid, sebbene siano diversi i casi trattati proprio dai dottori termolesi. “Non si tratta di ricoveri covid veri e propri – ha precisato – bensì di persone che vengono in pronto soccorso e effettuano tampone per la verifica della eventuale positività, ed eventualmente quando risultano positive sostano in area grigia. Ma di ricoverati ne abbiamo solo al cardarelli”.

Qui sono attualmente una cinquantina i degenti in malattie infettive e 8 in terapia intensiva. All’ordine del giorno, nella breve visita di oggi 8 dicembre, un confronto anche sulla carenza di personale. Mancano non solo dirigenti medici ma anche infermieri. “Stiamo cercando di reperire personale e in tutte le maniere possibili e immaginabili – ha detto ancora Florenzano – è una battaglia difficile ma andiamo avanti”.

A proposito invece della mancanza di un direttore sanitario, che persiste da quasi un anno, “è una delle criticità che verranno risolte, così così come la mancanza di altre figure strategiche nella gestione degli ospedali. Purtroppo siamo impegnati tutti da 10 mesi a questa parte in una realtà completamente diversa. Si tratta ora di risolvere le priorità più impellenti e poi a cascata gli altri problemi, compresi quelli che abbiamo trovato già da prima”.

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