S.martino in pensilis

Nonni e nipoti, che perdita non vedersi. E il piccolo Mattia gli dedica il suo albero di Natale

Ha soltanto 8 anni e da mesi, poichè la mamma è operativa come infermiera al 118, non può abbracciare i suoi parenti più stretti per paura del contagio. E allora con la resilienza e il coraggio dei piccoli realizza un albero speciale.

I nonni, gli zii, i nipoti, gli affetti – quelli veri – separati dal Covid. Divisi tra la paura del contagio e quella di perdersi, di abolire, per legge e per salvaguardia dell’altro, giorni e legami che fanno parte della crescita dei più piccoli. Perché alla fine, chi soffre di più per la mancanza di quegli abbracci e di quei baci sono proprio loro, i bambini. Gli stessi che nella trincea contro il coronavirus stanno lottando finanche meglio degli adulti, con ammirevole responsabilità, ma con quanta malinconia nei loro occhi. E con quanto desiderio di normalità che traspare in quei sorrisi arresi alla necessità di essere responsabili “perché altrimenti nulla passa”.

C’è la paura del virus, quella dei più giovani sospettati di essere veicolo di contagio. E c’è il ricordo di quei pomeriggi trascorsi con i nonni o con gli zii mentre i genitori lavorano. E’ un momento difficile per i bambini che – è palese – perdono qualcosa di fondamentale non vedendosi con chi erano abituati a trascorrere intere giornate.

Il piccolo Mattia, ha 8 anni, vive a San Martino in Pensilis e tutto l’amore per i nonni, per gli zii, i cuginetti, di cui è costretto a privarsi lo ha voluto dimostrare pensando ad un albero di Natale che raccontasse, con gli addobbi, quanto quegli affetti gli manchino.

La sua mamma, impegnata h24 al 118 di Larino è in diretto contatto con le situazioni covid. Quindi Mattia più di altri è stato privato della possibilità di abbracciare e incontrare la sua famiglia.

albero di natale mattia

Anche la piccola cuginetta nata due mesi fa, ha potuto vederla soltanto in fotografia. E lui, con la genuinità dei suoi anni intrisi di incommensurabile tenerezza, quando mamma e papà gli hanno chiesto di aiutarli a realizzare l’albero di Natale ha pensato di volerlo addobbare con le foto di ognuno di loro.

La stella che dalla punta dell’abete apre alla cascata di luci e colori, è rappresentata proprio dalla piccola cuginetta che vive a Montenero di Bisaccia.

E poi seguono palline adornate dalle fotografie dei suoi nonni, degli zii, dei fratelli che non vivono con lui, di quegli amori che gli sono stati tolti. Momentaneamente, diranno molti. E’ per il bene di tutti, sosterranno altri. Ma questo Mattia lo sa bene, però l’amore urla e prega. Reclama lo stare insieme, attorno ad un tavolo, in cucina, nel salotto di casa davanti ad un camino a raccontare storie o a ripetere la poesia che tradizionalmente insegnano a scuola durante questo periodo.

L’amore dei bambini, vestito di responsabilità, recrimina ugualmente normalità. E Mattia a quella normalità ha provato a dare una forma anche a Natale. Sperando che sotto l’albero quest’anno, in uno dei regali che questo bellissimo bambino meriterà come tanti suoi coetanei, ci sia anche una preghiera esaudita capace di riportare speranza e sorrisi sui volti dei più piccoli. E su quelli dei loro nonni. Buon Natale piccolo Mattia.

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