Basket

Magnolia cerca di ripartire dopo due ko: sfida interna al San Martino di Lupari

Coach Sabatelli alla vigilia del match: "Di fronte una squadra che, nel corso delle stagioni, ha dimostrato appieno il proprio valore"

La sfida col il San Martino di Lupari apre l’ultimo mese dell’anno solare 2020 per La Molisana Magnolia Campobasso. Gara tra le mura amiche che vedrà il particolare incrocio di ex: Samantha Ostarello sul versante rossoblù, Giulia Ciavarella tra le venete.

“E’ un mese importante – afferma coach Mimmo Sabatelli – ma, come fatto sinora, guarderemo ad una gara alla volta. E già questa sfida ha un coefficiente di difficoltà molto alto. Troveremo di fronte una squadra che, nel corso delle stagioni, ha dimostrato appieno il proprio valore. È una squadra che ben conosce la categoria. Sarà, senz’altro, un match molto complicato e proveremo, in tutte le maniere, a portarla dalla nostra parte”.

Le rossoblù iniziano a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel delle svariate problematiche che hanno fatto da cornice all’avvio d’esperienza in Techfind Serie A1 delle campobassane.

“C’è entusiasmo in seno al roster – conferma lo stesso trainer Sabatelli – anche perché si stanno man mano recuperando alla causa le giocatrici infortunate. Siamo riusciti finalmente a tesserare Blanca (Quiñonez, ndr) e siamo contenti di poterla avere a disposizione forti della passione che anche lei mette, quotidianamente, a disposizione della causa. Ostarello e Wojta hanno ripreso a muoversi e speriamo di poterle avere pienamente a disposizione a stretto giro”.

Caratteristiche rilevanti sono anche quelle alla base del roster del San Martino di Lupari. “È una squadra che ha terminali offensivi importanti come Anderson (esterna statunitense ex Schio e Venezia, ndr), Filippi e Ciavarella. Sotto canestro – prosegue il tecnico delle molisane – la lituana Sulciute ha numeri molto interessanti e anche in cabina di regia elementi come Fietta, Tonello e Pasa hanno tutte le caratteristiche per far male. Nella scorsa stagione, non a caso, erano la quarta forza del torneo. Dettagli che, non a caso, ne fanno una squadra di livello”.

Centrare un’affermazione con le venete, in effetti, darebbe “animo alla squadra e rappresenterebbe il giusto premio al grande lavoro che stanno facendo le ragazze in queste settimane. Potrebbe rappresentare l’exploit del cuore – chiosa Sabatelli – il successo della squadra, del club che è stato sempre vicino a questo gruppo, dello staff medico impegnato nella soluzione delle differenti noie fisiche con cui ci siamo ritrovati a convivere in questa fase e di tutti quelli che, a vario titolo, operano con e per questo team. In tutti c’è la consapevolezza che, passo dopo passo, stiamo tornando a rivedere la luce e questo è senz’altro l’aspetto preminente rispetto a qualsiasi altro tipo di considerazione”.

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