Dopo il caso di termoli

La pediatra ai ragazzi: “Purtroppo non siete immuni dal virus”. E alla politica: “Non demoliamo gli ospedali pubblici”

“Ragazzi non credete alla favola dell’immunità contro il Coronavirus data dall’età”, a scrivere è una pediatra, la dottoressa Giuliana Senese, che si appella ai giovani dicendo loro “State attenti a distanziarvi e a portare sempre la mascherina, non fate assembramenti sfidando la sorte”.

La vicenda del ragazzo termolese di soli 16 anni, risultato positivo al virus e le cui condizioni hanno spinto i medici ad intubarlo, ha scosso tutti e ha anche smentito la falsa credenza che i giovani non siano ‘toccati’ dal Sars-Cov-2.

Di qui però anche una riflessione, da parte della dottoressa nonchè consigliere comunale a Guglionesi, sull’importanza sugli investimenti sulla sanità e in particolare su quella pubblica.

“Sapere che un ragazzo di 16 anni è stato salvato dai medici, immediatamente intubato e portato in Rianimazione a Termoli, la dice lunga sui progetti scritti da chi sta a tavolino. L’emergenza butta in aria qualsiasi carta, lo sa bene la scrivente. L’ospedale di Termoli, che risponde a circa 100.000 mila abitanti, deve essere potenziato. C’è la struttura, devono essere potenziati i reparti dell’emergenza: Rianimazione, Cardiologia, Chirurgia, Ortopedia, Ostetricia e Pediatria, Laboratorio analisi, Radiologia, Ematologia, sale operatorie (eravamo ricchi e non ne eravamo consapevoli). Il potenziamento avverrà attraverso l’assunzione del personale sanitario. Hub e spoke funzionano solo sulla carta. Basta spendere i soldi per le strutture in mattoni e le tende (5 milioni di euro per la torre a Campobasso, quanti contratti per i sanitari avrebbero fatto?).

Le strutture ci sono – prosegue la dottoressa Senese -, alcune di ultima generazione come l’ospedale di Larino addirittura in attesa di essere utilizzato, ma manca il personale sanitario e questo sarà decisivo anche per la separazione degli ambienti di cura: Covid e non covid.

Siamo in tempo? Continuando a demolire l’ospedale un ragazzo di 16 anni avrà una possibilità di sopravvivenza in futuro? Auguri ragazzo, la fortuna ti ha fatto incontrare un team  preparato (il protocollo  ti avrebbe dato chance?), ti auguro di guarire presto”.

L’importanza di un ospedale pubblico è racchiuso in queste semplici frasi: “L’ospedale pubblico fa emergenza e ti salva la vita, preserva il tuo diritto alla salute.

L’ospedale pubblico non è legato al profitto, ma alla salvaguardia della tua salute, qualunque sia il tuo ceto sociale, il tuo colore della pelle, la tua età, la tua patologia: è la sua mission. Tutti possono accedere ai Pronto soccorso degli ospedali pubblici. Tutti, nessuno escluso”.

In conclusione la pediatra chiede di invertire la rotta, quella che da anni ci ha portato ad un depauperamento della sanità pubblica.

 

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