L'intervento

La neo presidente dell’Ordine degli psicologi del Molise: “Daremo nostro contributo nel combattere effetti Covid”

La Presidente dell’Ordine degli psicologi del Molise, dottoressa Alessandra Ruberto, ringrazia per gli auguri e sottolinea il grande lavoro da fare e il contributo che la Psicologia può apportare.

In un anno così complesso e che ormai sta volgendo a termine, mi è stata conferita da parte dei colleghi consiglieri la carica di Presidente degli Psicologi della nostra Regione.

La gioia provata per l’elezione e per la vicinanza della grande squadra di colleghi che mi hanno sostenuta e mi sostengono è pari alla consapevolezza del grande lavoro da fare, soprattutto in questo momento storico.

La pandemia che stiamo vivendo ha messo tutti a dura prova; privandoci della normalità e della quotidianità, l’impossibile è diventato possibile e da allora tutto è cambiato.

Il Covid-19 sicuramente preoccupante per le sue derive patologiche di natura organica lo è ancora di più nei suoi strascichi psicologici. Quando il trauma entra e scompagina, il tempo interno si ferma e nulla è più lo stesso, anche se all’esterno apparentemente tutto resta uguale.

Penso ai bambini, ai ragazzi e alla loro quotidianità relazionale stravolta; penso ai loro genitori che, lavoratori o non, hanno dovuto fronteggiare faticosamente un’emergenza nell’emergenza. Penso agli operatori sanitari, in prima linea a combattere un mostro sconosciuto e a fare i conti con l’impotenza dinanzi alla quale neppure la medicina ha avuto risposte immediate, dimostrandosi vulnerabile come ogni scienza; l’impossibile è diventato possibile. Penso ai familiari dei pazienti ricoverati, a cui l’umore viene misurato con il termometro di una telefonata; penso a tutte le persone che vivono o hanno vissuto in isolamento, con l’impotenza tra le loro mani, il senso di colpa, l’angoscia dell’attesa, in solitudine. Penso alle famiglie divise, alle buste della spesa dietro le porte, alla paura. Penso anche a tutti coloro che del Covid, seppur non direttamente colpiti, ne hanno subito le conseguenze indirette, magari posticipando una visita medica, non assistendo un familiare, non celebrando una funzione religiosa.

A breve inizierà la campagna di vaccinazione, e di questo sicuramente dobbiamo gioire anche se non bisogna abbassare la guardia, ma le ferite, quelle psicologiche e sociali, purtroppo non si cureranno solo con questa iniezione.

La nostra Regione, insieme alla Asrem, sta lavorando ininterrottamente per garantire la giusta assistenza ai pazienti, familiari e operatori sanitari e socio-sanitari. Si è pensato in questo scenario di utilizzare le competenze psicologiche attivando un sostegno telefonico, ma sicuramente molto altro si può fare, ed altrove è stato fatto: pensiamo allo psicologo in corsia, in terapia intensiva, nelle USCA, nelle scuole, sul territorio, nelle aziende per promuovere benessere psicologico e riorganizzazione lavorativa, per far fronte alle nuove sfide che interesseranno il pubblico e il privato.

La nostra categoria professionale ha le chiavi di lettura per intervenire e prendersi cura dei vissuti, delle ferite aperte e di rendere queste cicatrici; sappiamo ormai quanto il benessere fisico non possa prescindere da quello psicologico e di quanto quest’ ultimo incida sul sistema immunitario. Diviene dunque fondamentale, obbligatorio, mettere al servizio dei cittadini e del territorio, che nei prossimi anni avranno bisogno di nuovi modi di intendere il benessere mentale e fisico, le risorse psicologiche che la nostra categoria può offrire.

Nel nostro Ordine Professionale, proprio in ragione di quanto sopra espresso è appena nata una Commissione Covid, con l’obiettivo di analizzare, monitorare, proporre ed interloquire con il territorio e la rete.

Buon anno nuovo, con l’augurio che lo sia.

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