Campobasso

È morto Giovanni Tucci, uno degli ultimi molisani sopravvissuti alla deportazione nei lager

Il Molise perde un pezzo della propria memoria storica: si è spento a 97 anni a causa di un malore improvviso uno degli ultimi deportati nei campi di concentramento tedeschi. Giovanni Tucci, insignito lo scorso gennaio della cittadinanza onoraria di Campobasso, aveva raccontato gli orrori della Shoah

Era una delle poche voci che continuavano a raccontare alle generazioni più giovani gli orrori dell’Olocausto. Lui aveva conosciuto le atrocità dei lager, da ragazzo era stato deportato in un campo di lavoro in Polonia, a Torum per la precisione. E oggi – 19 dicembre – il Molise piange la sua morte: a causa di un malore improvviso si è spento a 97 anni Giovanni Tucci.

Era una delle memorie storiche della nostra regione, insignito proprio nel dicembre di un anno fa della cittadinanza benemerita del Comune di Campobasso. Nella stessa cerimonia vennero insigniti anche Liliana Segre e Michele Montagano. Un’onorificenza venne conferita pure a Pietro Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz e scomparso un anno fa.

“Quando i russi ci liberarono avevamo paura della libertà”, scandì quel giorno Giovanni Tucci quando con estrema lucidità raccontò per filo e per segno i giorni di prigionia.

Giovanni, 97 anni, deportato nei campi di concentramento: “Quando i cancelli si aprirono avemmo paura della libertà”

Da soldato italiano Tucci venne catturato dai nazisti in Grecia per essere poi deportato in Polonia dove venne tenuto prigioniero per due anni, dal 1943 al 1945, prima nel campo di concentramento di Torum e poi in una miniera.

Ex funzionario della Prefettura e poi dipendente della Regione Molise, incessante è stato il suo impegno contro ogni forma di revisionismo che lo ha portato a dedicare la sua vita a testimoniare ciò che di terribile accadde con le persecuzioni razziali, la Shoah e la Seconda Guerra Mondiale.

“Per Giovanni Tucci e per quanto è stato capace di testimoniare nel corso della sua vita e con la sua vita, – ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina – davvero le parole che si possono usare rischiano di non bastare per definirne lo spirito, la visione sempre coraggiosa della sua esperienza e la passione con la quale ha saputo parlare a tante generazioni, dimostrando un’empatia naturale con i più giovani e venendo da loro sempre riconosciuto come un riferimento in termini di coerenza per ciò che ha voluto dedicare all’intera nostra comunità, ovvero la memoria.

Quella sua personale e quella collettiva di un popolo e di un’epoca, entrambe drammatiche, terribili e difficili da affrontare, ma che proprio Giovanni Tucci, con la sua fiducia verso il prossimo, ci ha insegnato a coltivare, evitandone l’oblio dettato dall’indifferenza”.

Il sindaco e l’amministrazione comunale tutta sono vicini alla famiglia Tucci per la perdita del loro caro Giovanni, al quale l’intera città sarà per sempre riconoscente.

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