Ricordate il reddito di residenza?

Da mezzo mondo vogliono investire nei piccoli borghi molisani: 380 domande ammesse ma i soldi sono pochi

Dopo oltre un anno pubblicato l'elenco degli ammessi al Reddito di residenza, ora seguirà la graduatoria per i finanziamenti. Attualmente le risorse basterebbero per circa 60 persone

Dopo oltre un anno dalla scadenza del Bando, finalmente la Regione Molise ha stilato l’elenco delle domande ammesse per il cosiddetto Reddito di Residenza. Domande che arrivano da mezzo mondo: Nigeria e Bangladesh, Emirati Arabi e Brasile, Russia e Nuova Zelanda, Stati Uniti e Oman.

Sembra passato un secolo e molti non si ricorderanno nemmeno di cosa si tratta, visto che nel frattempo è arrivata una pandemia a sconvolgere il mondo.

Il Reddito di Residenza Attiva venne ideato nell’autunno 2019 dal consigliere regionale molisano Antonio Tedeschi per stimolare gli investimenti produttivi nei piccoli comuni molisani, in cambio di un contributo pubblico di 24mila euro da spalmare in tre anni a favore di chi decida di trasferirsi dall’estero o da un altro comune italiano in uno dei paesi compresi nel bando.

Al 30 novembre 2019 giunsero alla Regione Molise ben 805 domande. Oggi si apprende che oltre la metà è stata respinta per mancanza di documentazione o requisiti. Restano in ballo tuttavia ben 380 domande. Ma di queste, se i cordoni della borsa non verranno allargati, solo una sessantina potrebbero essere finanziate.

“Finalmente, dopo più di un anno la Regione Molise ha pubblicato l’elenco degli ammessi all’Avviso Pubblico sul Reddito di Residenza Attiva – commenta oggi Antonio Tedeschi, nel frattempo escluso dal Consiglio regionale – per l’accesso al fondo in favore di soggetti che vanno a risiedere nei comuni molisani con popolazione fino a 2000 abitanti, con l’intento di avviare in essi un’attività produttiva”.

Consiglio regionale Molise

Quindi Tedeschi aggiunge: “Seppure rammaricato della scarsa tempestività con cui la politica regionale ha dato risposte alle migliaia di persone che, da tutto il mondo, hanno mostrato interesse a trasferirsi nei piccoli borghi molisani con il duplice intento di ripopolarli e creare sviluppo, è con orgoglio, in qualità di ideatore del progetto, che scorro il variegato elenco delle domande ammesse. Elenco che conferma la grandezza dell’iniziativa, vetrina d’eccezione per la piccola regione, finita per mesi sotto i riflettori dei più importanti organi d’informazione del pianeta. Una visibilità unica quella regalata al Molise dal Reddito di Residenza Attiva, misura alla quale ho lavorato con impegno, con l’obiettivo di restituire lustro alle nostre aree interne e accrescerne le possibilità di sviluppo”.

L’ex esponente dei Popolari auspica “adesso che la Regione Molise dimostri di non voler sprecare questa irripetibile occasione, stanziando maggiori risorse e velocizzando l’iter che porterà alla definizione della graduatoria finale per l’individuazione dei vincitori, al fine di non deludere le aspettative degli ammessi, provenienti dai cinque continenti, che hanno elaborato interessanti progetti imprenditoriali e sono pronti a trasferirsi in Molise. Nigeria, Bangladesh, Messico, Emirati Arabi, India, Oman, Giordania, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Cina, Guatemala, Argentina, Brasile e Svizzera: sono solo alcune delle Nazioni dalle quali provengono le domande ammesse all’Avviso Pubblico, testimonianza della incredibile risonanza dell’iniziativa nel mondo”.

A scorrere si resta sbalorditi. C’è chi dalla Russia pensa di trasferirsi a Sepino, chi dall’America progetta un rientro a Cerro al Volturno, chi programma un investimento dall’India a Palata, chi dal Messico sogna una nuova vita a Belmonte nel Sannio.

Come “papà” del Reddito di Residenza Attiva sento oggi il dovere di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo dell’iniziativa, la prima di una lunga serie di attività che continuerò a portare avanti con l’intento di restituire dignità ai territori dimenticati. Parte, infatti, da questo spirito anche “Periferia Italia”, il nuovo soggetto politico che ho creato insieme ad un gruppo di amici e che mira, appunto, a dare risposte concrete alle popolazioni che risiedono nelle aree interne e nelle zone periferiche del Paese. Una nuova, ambiziosa, sfida nazionale alla quale dedicherò tutte le mie energie”.

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