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Contagi stabili, crollano i ricoveri e diminuiscono i decessi nella settimana tragica delle giovani vittime

Eccezion fatta per la giornata di domenica che ha visto impennarsi il tasso di positività, in Molise si continua ad assistere a un progressivo calo di tutti gli indicatori dell'epidemia. Purtroppo negli ultimi sette giorni sono sì calati i morti ma si è registrata la vittima più giovane dall'inizio della pandemia nella nostra regione

Continuano ad essere perlopiù stabili i nuovi contagi e contestualmente a calare i numeri di diversi indicatori relativi all’emergenza epidemica in Molise. In particolare si nota un ‘crollo’ dei ricoveri e una diminuzione progressiva del numero di morti che, nella settimana appena trascorsa (14-20 dicembre) sono stati complessivamente 11 e una cifra così bassa non si verificava da almeno 7 settimane. I numeri però non mostrano tutto: negli ultimi sette giorni tra le 11 persone morte ci sono stati anche due 49enni e una donna di appena 39 anni. Quest’ultima è morta ieri, ed è la vittima col Covid in assoluto più giovane di tutte le 175 (questo il numero ufficiale dell’Autorità sanitaria) di questi 9 mesi di epidemia.

La diffusione del virus Sars-CoV-2 non è certo cessata, sebbene piuttosto stabile e ‘contenuta’ specie negli ultimi 15 giorni circa. Da lunedì 7 a domenica 13 dicembre i nuovi contagi sono stati 443 (circa 63 al giorno di media) mentre la settimana scorsa erano stati 385 (55 al dì). Numeri molto più alti si erano registrati nelle settimane precedenti, invece, in cui le nuove infezioni erano state dalle 600 alle quasi 900 settimanali. Precisamente i casi degli ultimi 7 giorni sono stati: 37 lunedì, 57 martedì, 68 mercoledì, 73 giovedì, 49 venerdì, 62 sabato e solo domenica sono saliti a 97.

In effetti è proprio la giornata di domenica che ha costituito una sorta di eccezione (negativa). Nelle ultime 24 ore di cui si hanno i dati forniti dall’Asrem i tamponi sono stati 607 e pertanto il tasso di positività ha subito un’impennata schizzando al 15.98%. L’ultima volta che era stato così elevato risale al 16 novembre, quando era stato addirittura del 19.9%. Ma il dato di ieri si potrebbe considerare una eccezione appunto perché nell’arco della settimana la percentuale di positivi su tamponi è oscillata dal 6.5% ad un massimo di 9.1%, ed è stata quasi sempre inferiore a quella media nazionale. Il dato aggregato della settimana parla di un 9%, in ogni caso sotto il 10% (ovvero un tampone positivo ogni 10). Era andata meglio ancora la settimana scorsa quando il tasso si era fermato al 7.3%. Nelle settimane precedenti ancora non era mai sceso invece sotto il 10%.

I tamponi della settimana 14-20 dicembre sono stati in numero quasi pari a quello dei sette giorni precedenti (4.934 vs 4.917), per una media di circa 705 test molecolari al giorno.

Un dato che fa tirare parzialmente un sospiro di sollievo è quello relativo ai decessi. Come detto in settimana sono stati in totale 11: 4 lunedì, 2 martedì e 2 mercoledì, 0 sia giovedì che venerdì, 1 sabato e 2 domenica. Purtroppo tra queste vittime si annoverano anche due 49enni (due uomini, uno di Isernia e uno di Termoli) e una 39enne (una donna di Campobasso). Il Molise ha dunque pianto la sua vittima più giovane e ne sta piangendo recentemente diverse che hanno 50 anni o meno. Le altre vittime degli ultimi sette giorni avevano 67, 81, in tre casi 85, e poi 91 e 99 anni. La media dei morti in questa settimana, per via delle tre giovani vittime, si abbassa a poco più che 67 anni. La mediana (sempre riferita a questa unica settimana) invece è di 83 anni. Quanto al raffronto con le settimane precedenti (e al netto dell’aggiornamento ex post dei dati Asrem su alcuni decessi) si consideri che i decessi erano stati 18 (la scorsa) e prima ancora 24, 28, 25, 21, 12 (era la prima settimana di novembre) e ancor prima 13. La tendenza al ‘ribasso’ è piuttosto evidente.

È però, come detto, la settimana probabilmente più tragica dall’inizio dell’epidemia per via delle giovani vite di nostri corregionali spezzate dal Covid-19. Da rilevare come negli ultimi giorni il Molise tutto sia stato scosso peraltro dalla notizia del ricovero in Terapia Intensiva di un 16enne (fortunatamente migliorato clinicamente e trasferito in Malattie Infettive proprio ieri). Una notizia, che unitamente alle altre di cui si è detto, ricorda a tutti noi – e smentisce – come il virus sia ‘affare’ di anziani.

Un dato piuttosto positivo è che nella settimana appena terminata si sono registrati molti meno ricoveri: 14 in 7 giorni. Nelle settimane precedenti erano stati – andando a ritroso – 33, 24, 51, 48, 46. Vero anche che negli ultimi sette giorni poche sono state le dimissioni dalla struttura ospedaliera deputata alla cura dei malati Covid: solo 9, poco più di una al giorno di media. Al momento risultano ricoverati 59 pazienti in Malattie Infettive e 9 in Rianimazione. Numeri che restano comunque molto alti per le capacità del Cardarelli.

Non male il dato complessivo dei guariti che in sette giorni sono stati 317 (dunque circa 45 al giorno). Una cifra non troppo lontana da quella dei nuovi contagi. Sono stai oltre 6mila e 100 i casi positivi rilevati in Molise in questi lunghi mesi e di questi oltre 3mila e 100 si sono negativizzati dall’infezione. Restano attualmente 2.853 persone positive.

Quanto alle città, la settimana scorsa ha visto una costante crescita dei contagi a Termoli, che ne ha avuti dai 7 ai 14 giornalieri per un totale di 69 nuovi casi in una settimana. Campobasso, di contro, ne ha avuti 53, Isernia invece 35. Positivi al 20 dicembre comune per comune

Siamo alla ‘coda’ dell’epidemia nella nostra regione? No di certo. Tra l’altro le previsioni che ha fatto l’Istituto Superiore di Sanità nella consueta conferenza stampa del venerdì (18 dicembre) di lì a 30 giorni sono nient’affatto rassicuranti per la nostra regione per cui si prevede un’escalation di ricoveri con cui si andrebbe a superare la soglia d’allarme.

posti letto covid proiezione Ministero della Salute

E la chiamano terza ondata.

 

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