Questa mattina (28 dicembre) è iniziata con una brutta sorpresa il giro al centro della città che aveva deciso di fare approfittando della riapertura dei negozi che erano stati chiusi negli ultimi quattro giorni, quando Campobasso come tutta Italia è stata “zona rossa”: lo sfortunato automobilista ha dovuto saldare un conto di più di due euro nel parcheggio con le strisce blu di via Roma, una delle vie al centro del capoluogo e spesso scelta come dai cittadini che devono lasciare in sosta la propria vettura e si devono recare nelle attività di corso Vittorio Emanuele.
“Ma non c’era una tariffa di 20 centesimi?”, si è chiesto il cittadino che ha contattato la nostra redazione per raccontare l’accaduto.
Al centro di Campobasso, qualcuno lo ricorderà, fino al prossimo 10 gennaio sono in vigore le tariffe ridotte per gli stalli a pagamento: 20 centesimi per una sosta di due ore. L’iniziativa, annunciata una decina di giorni fa dall’assessora Paola Felice, è stata promossa dall’amministrazione comunale in accordo con Aj Mobilità (la società che gestisce i parcheggi a pagamento) per agevolare proprio gli acquisti nei negozi al centro, sostenere dunque il commercio locale ed evitare al tempo stesso la folla che solitamente si concentra in questo periodo nei centri commerciali.
“La tariffa è pensata – aveva dichiarato la titolare del commercio in Municipio – per consentire a tutti di fare shopping e andare via velocemente”.
Non è stato così per il ‘nostro’ automobilista che ha ‘strabuzzato’ gli occhi quando, dopo aver utilizzato l’apposita applicazione Easy Park, sullo schermo dello smartphone gli è comparsa la cifra da versare per parcheggiare in via Roma: non 20 centesimi ma poco più di due euro.
“Ma non c’erano le agevolazioni, come annunciato dal Comune? Io mi sento truffato”, il suo sfogo. In realtà, come hanno spiegato dall’azienda, l’app non è abilitata ad applicare la tariffa agevolata prevista in questo periodo di Natale. In pratica, si può usufruire dello sconto soltanto con il ‘metodo’ tradizionale, ossia recandosi al parcometro e pagando la sosta con le monete. E probabilmente sarebbe stato il caso specificarlo quando l’iniziativa è stata annunciata per consentire agli automobilisti di regolarsi di conseguenza.
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