In origine era il caffè sospeso di Napoli una tradizione che si è iniziata a diffondere agli inizi del XIX secolo e consacrata dallo scrittore e filosofo Luciano De Crescenzo: “Quando qualcuno è felice a Napoli, paga due caffè: uno per se stesso ed un altro per qualcun altro. E’ come offrire un caffè al resto del mondo.”
A Campobasso una decina di giorni fa, poi, è stata avviata la ‘spesa sospesa del contadino’, l’iniziativa di solidarietà promossa dagli agricoltori di Coldiretti per aiutare i più bisognosi nel capoluogo.
Ora c’è l’iniziativa nata su volontà del Consiglio comunale di Campobasso. Da questa mattina – 19 dicembre – è stata aperta in villa Musenga la cosiddetta bacheca sospesa che rappresenta, sottolineano i promotori in un comunicato, “un ponte immaginario tra chi più ha e chi meno ha”. Dunque, “rappresenta lo strumento di comunicazione silenzioso e discreto per mettere a disposizione beni di ogni genere, disponibilità professionali, tempo, risorse economiche e possibilità di lavoro“.
Sulla bacheca sarà possibile sistemare uno o più biglietti indicando l’oggetto e i riferimenti di contatto.
Al tempo stesso è stata attivata la raccolta fondi per l’emergenza covid-19 e destinata al sostegno al reddito di persone residenti in città che versano in particolari difficoltà economiche. Ora l’appello a a tutti i cittadini in questo primo Natale segnato dall’emergenza sanitaria che ha provocato anche un’emergenza economica.
commenta