Fantasia al potere

“Calma, sono ancora 32”: tanti auguri Vittorio Esposito, il talento molisano che fa grandi i Lupi

Il numero 10 di San Martino in Pensilis compie oggi gli anni e si lascia sfuggire una battuta: “Si cominciano a sentire…”. A dir la verità, sul campo ne dimostra 10 di meno. Contro il Notaresco si è regalato e ha regalato a tutto il pubblico una prestazione superba, piena zeppa di fantasia, assist, dribbling.

“Calma calma che sono ancora 32. Si cominciano a sentire però”. Oggi, 14 dicembre, Vittorio Esposito spegne la sua trentaduesima candelina e ha voluto ricordarlo a metà tra il serio e l’ironico. Un compleanno festeggiato alla grande: vittoria, migliore prestazione da quando è a Campobasso (o di sempre?, ndr) e primato in classifica. Regali su regali, da scartare con l’avidità di un bambino che non vede l’ora di mettere le mani su qualcosa di ancora più prezioso. Ma quella parolina magica per ora non la pronuncia.

Il talento di San Martino in Pensilis ha incantato contro il Notaresco, mostrando una forma mentale e fisica ideale. Punta l’uomo, lo salta, serve il compagno, attira su di sé due-tre avversarie prima di fornire l’assist vincente, va pure al tiro. I tanti che hanno potuto seguire la partita in diretta ne hanno apprezzato la fantasia allo stato puro, i pochissimi presenti allo stadio non hanno potuto far altro che alzarsi in piedi di fronte a cotanta bellezza.

Esultanza Campobasso Calcio

Esposito a Campobasso sta convincendo oltre che deliziando. Sembra aver trovato la sua collocazione ideale, aspirata per tanti anni e trovata nella piena maturità. Non dimentichiamo che parliamo di un molisano doc che rivendica le sue origini di San Martino in Pensilis. E avere un simbolo molisano nei Lupi è un ulteriore orgoglio.

Ne è passato di tempo da quel 2008 in cui esordì con la casacca del capoluogo. Lo spedì nella mischia il compianto Gaetano Musella e mostrò subito le sue innate doti calcistiche. Le strade si sono separate quasi subito, ma l’importante è essersi ritrovati.

Si dice che “nessuno è profeta in patria”. Per fortuna ci sono rare ma stupende eccezioni. FantaVittorio la interpreta a pieno, dimostrando di essersi ormai cucito addosso la maglia rossoblù. Assieme al grande Pietro Cogliati, che contro il Notaresco ha messo a segno un poker d’altri tempi, è l’immagine di un Campobasso che vuole lasciare la serie D e tornare nel calcio che gli compete. E allora, tantissimi auguri al nostro talentuoso numero 10.

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