Tracollo del turismo invernale

Campitello: la neve c’è ma gli impianti sono chiusi anche agli atleti. M5S: “Colpa della Regione, non del virus”

Per il secondo inverno consecutivo una delle più importanti località montane della nostra regione è vicina al disastro economico perchè nemmeno gli sportivi, a cui il dpcm del Governo consente delle deroghe, possono allenarsi sulle piste innevate. "Non sono stati realizzati interventi di manutenzione degli impianti che rischiano di restare chiusi anche dopo il 7 gennaio", denunciano i pentastellati. "Decine di famiglie, maestri di sci, ristoratori e albergatori sono abbandonati a loro stessi"

La chiusura degli impianti e le relative accuse alla Regione (che ha tra le sue partecipate proprio la società che se ne occupa) è uno dei grandi classici ‘invernali’ molisani. Un po’ come il famoso spot tv: perchè il Natale quando arriva, arriva. E anche quest’anno di fronte al secondo grande flop della stagione invernale a Campitello Matese, la principale località sciistica molisana assieme a Capracotta, si sono sollevate le polemiche.

L’anno scorso – forse lo ricorderete – il disastro ha comportato la perdita di 500 posti di lavoro perchè i turisti che avevano prenotato hanno fatto le valigie e sono andati via dopo aver visto che neve non ce n’era, l’impianto di innevamento artificiale funzionava a singhiozzo, alberghi e impianti erano sbarrati.

Turisti in fuga, alberghi chiusi e 500 posti di lavoro persi: stagione flop a Campitello

Quest’anno la neve c’è ma non si può sciare lo stesso. Lo impone l’ultimo dpcm del premier Conte, è vero: nonostante il braccio di ferro con le Regioni, alla fine il Governo ha deciso che la stagione sciistica partirà dal prossimo 7 gennaio. In realtà ci sono alcune categorie escluse dalle restrizioni. 

Gli impianti, prevede il decreto, “possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni”.

In Molise non ci si potrà allenare. “Non è colpa del virus, ma della Regione Molise”, denunciano dal Movimento 5 Stelle. “Toma mente. La realtà è che la stagione invernale a Campitello Matese è compromessa da una serie interminabile di carenze, dovute anche alle sue scelte politiche. Carenze che noi denunciamo da anni e che potrebbero rivelarsi fatali in vista di una possibile ripartenza degli impianti il prossimo 7 gennaio”.

E dunque “gli sciatori professionisti, associati negli sci club regionali, potrebbero già allenarsi. Le stazioni sciistiche molisane potrebbero già attivarsi per loro, in attesa della riapertura dopo l’Epifania. Forse è già tardi, ma ulteriori perdite di tempo sono inammissibili”.

Per i pentastellati pesano le scelte politiche del governatore Toma, ricordano il giudizio della Corte dei conti sulla situazione contabile delle società partecipate della Regione (tra cui Funivie Molise, Campitello Matese e Korai): “Nonostante le criticità emerse per gli anni 2017 e 2018, la Regione ha infatti disatteso le raccomandazioni esposte nelle precedenti deliberazioni. Perché gli 8 milioni di euro concessi col Patto per il Molise sono stati poi negati da Toma a Campitello? La gestione del presidente è stata bocciata ancora una volta dalla Corte dei Conti”.

Eppure quasi un anno fa in Consiglio regionale era stata approvata una mozione – presentata proprio dal Movimento 5 Stelle – per affidare al Comune di San Massimo la proprietà degli impianti. Cos’è successo circa 12 mesi dopo? Nulla. Anzi, la situazione si è complicata per via di un ricorso presentato al Tribunale amministrativo regionale.

 

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“A quella decisione, come spesso accade, non sono seguiti i fatti per chiara volontà del presidente”, accusano dal Movimento 5 Stelle.

“Purtroppo – insistono – non è finita qui. Anche sul bando di affitto degli impianti, pubblicato lo scorso 12 ottobre dalla Regione, graverebbero profili di illegittimità. L’amministrazione comunale di San Massimo lo ha infatti impugnato al Tar e ora si attende la sentenza, prevista per mercoledì prossimo, 16 dicembre”.

Infine, l’affondo nei confronti del capo della Giunta regionale: “Toma, quindi, dovrebbe ammettere che la realtà dei fatti è un’altra: il suo è un fallimento gestionale. Un fallimento che compromette l’ennesima stagione invernale, soprattutto in assenza di consistenti interventi di manutenzione o di ripristino, irrealizzabili senza gli 8 milioni di euro sottratti allo sviluppo di Campitello. Invece il presidente tenta di gettare fumo negli occhi dei molisani, cercando maldestramente di far credere che la montagna sia off limits causa Covid e che lui abbia profuso tutto il proprio impegno a tutela della stazione. La verità su Campitello è ben più complessa di quanto il governatore vuole far credere. Non è per il Covid, bensì per il suo proverbiale immobilismo se ancora oggi gravano ombre sui finanziamenti per Campitello, sulla situazione societaria, sulla proprietà, sui bandi di affitto degli impianti. E, soprattutto, sul destino di decine di famiglie, maestri di sci, ristoratori e albergatori abbandonati a loro stessi”.

(foto pagina Facebook Campitello Matese)

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