Cresce la tensione nel centro frentano

Trasferiti nella notte 8 anziani dalla Rsa di Larino a Venafro. Sindaco Puchetti fa esposto in Procura

L'ospedale frentano "ignorato" anche nella fase di seconda emergenza: stanotte 8 anziani positivi e paucisintomatici sono stati spostati dalla Rsa di Larino al santissimo rosario di venafro, riconvertito in corso d'opera in struttura Covid per pazienti non gravi. Sono 4 gli operatori della Rsa frentana contagiati. Il sindaco si è rivolto alla Procura. "Basito e sconcertato per questa scelta". A Larino sale la rabbia anche per lo svuotamento degli ambulatori. Attrezzature di oculistica sono state già impacchettate e spostate al San Timoteo di Termoli.

Otto pazienti della Rsa di Larino positivi al coronavirus Sars-Cov-2 sono stati trasferiti nottetempo dall’Asrem alla Rsa di Venafro, riaperta di recente proprio dedicata a persone con sintomi lievi, come nel caso dei degenti assistiti fino a ieri nella struttura che si trova alle spalle dell’ospedale Vietri. La notizia ha spinto il sindaco larinese Pino Puchetti a presentare un esposto in Procura.

Gli otto pazienti, tutti paucisintomatici, sono risultati positivi al virus dopo lo screening richiesto nei giorni scorsi dal sindaco Pino Puchetti, visto il contagio riscontrato in uno degli operatori della struttura. In tutto sono quattro i positivi fra infermieri e Oss della Residenza sanitaria assinstenziale del Vietri.

Lo spostamento, avvenuto di notte e con ambulanze a biocontenimento, non può che far tornare alla mente quanto già avvenuto nell’aprile scorso, quando gli anziani della Casa di riposo ‘Tavola osca’ di Agnone vennero trasferiti in ambulanza, di notte, al Santissimo Rosario di Venafro, che ospita la Rsa di Venafro nello stesso complesso edilizio, ma con ingresso separato. È stata riaperta proprio all’inizio di questa settimana per pazienti paucisintomatici, con 19 posti letto e personale che sarebbe stato reperito proprio in questi giorni.

La situazione appare diversa, ma di certo sono molti a domandarsi se fosse necessario un intervento di questo genere e con questa tempistica, visto che si parla di persone fragili, con patologie pregresse e da seguire con estrema delicatezza.

Tamponi a Venafro Santissimo Rosario covid infermieri medici

Il nodo della discordia è rappresentato soprattutto dal fatto che il Vietri, l’ospedale di Larino indicato dai sindaci e dallo stesso Consiglio regionale come Covid Hospital, sia stato ignorato anche questa volta nella gestione della emergenza.

Da qui la decisione di Puchetti di agire. “Questa mattina, su segnalazione di alcuni cittadini ho appreso, nel silenzio generale dell’Asrem, del suo direttore generale Oreste Florenzano e del direttore del distretto sanitario Giovanni Giorgetta che, nella notte appena trascorsa, i degenti risultati positivi sono stati trasferiti al Santissimo Rosario di Venafro. Il tutto senza alcuna comunicazione alla mia persona che in qualità di autorità sanitaria locale avrebbe dovuto, quantomeno essere avvertito.

Le persone trasferite, come detto, sono anziane, novantenni, positive al Covid19 e con patologie pregresse, alcune con gravi problemi di deambulazione. Resto basito dalla scelta operata, una scelta incomprensibile, non riesco a comprendere come si sia potuto pensare di trasferire nella notte questi pazienti in altra struttura a 150 km di distanza, mettendo, a rischio secondo me, la salute degli stessi pazienti”.

Ma non è tutto per Puchetti. “Tale trasferimento è inconcepibile se si tiene conto del fatto che la metà dell’ospedale “Vietri” a Larino non viene utilizzata, nonostante la disponibilità di posti letto dotati di predisposizione per apparecchi elettromedicali e ossigenoterapia. Dei fatti sin qui esposti ho chiesto formalmente all’Asrem chiarimenti e ho ritenuto opportuno avvisare le competenti autorità locali presentando per tramite della locale compagnia dei carabinieri un esposto in Procura”.

Non c’è infatti solo lo spostamento dei pazienti a preoccupare. Prosegue l’opera di trasferimento di apparecchiature e attrezzature di vario tipo dal Vietri ad altre strutture sanitaria. Dopo lo smantellamento del Laboratorio analisi e di Oculistica con trasferimento al San Timoteo, nei giorni scorsi sarebbero stati portati via anche letti, comodini, armadietti e altro materiale che probabilmente verrà riutilizzato per pazienti da ricoverare in ospedali diversi, svuotando di fatto l’ospedale Vietri.

Una operazione che da un lato mostra chiaramente la volontà dell’Azienda sanitaria di eliminare la possibilità che il Vietri venga utilizzato per l’emergenza Covid, ma dall’altro sta scatenando le proteste e la rabbia della popolazione frentana e più in generale di quella bassomolisana.

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