La nota

Scuola, la ricetta della Cgil: “Tamponi rapidi, tracciamento, più mezzi pubblici”

In questi giorni sentiamo parlare da più parti della necessità di un ritorno alla scuola in presenza anche per le scuole secondarie di secondo grado. È tutto un susseguirsi di date e di proposte, alcune assai singolari (andare a scuola di domenica o durante le vacanze estive, ad esempio), che da un lato non tengono conto degli sforzi di chi, pur con enormi difficoltà, a scuola in presenza sta comunque andando, dall’altro ignorano il lavoro di quanti stanno facendo di tutto per continuare a garantire, con la Didattica a Distanza, il diritto all’Istruzione in un contesto difficile come quello attuale. Lo abbiamo da sempre sostenuto e continuiamo a pensarlo: la scuola si fa a scuola, la didattica a distanza non può che essere considerata una “didattica dell’emergenza”.

Prima di parlare di ulteriori riaperture, però, occorrerebbe preoccuparsi di assicurare condizioni di sicurezza per i lavoratori e gli studenti della Scuola dell’Infanzia, Primaria e della Secondaria di I grado, che stanno continuando a frequentare le lezioni in presenza e sono alle prese con enormi problemi e criticità di ogni genere: quarantene e sospensioni delle lezioni ripetute, difficoltà nel tracciamento e nell’esecuzione dei tamponi, protocolli di sicurezza ormai superati e dispositivi di protezione talvolta inadeguati.

Le decine di assemblee che la FLC CGIL sta tenendo in tutte le scuole del Molise e l’ascolto quotidiano degli addetti dei diversi settori impegnati più di altri nell’affrontare l’emergenza pandemica, rilevano unanimi richieste da parte dei lavoratori .

Ogni tipo di lavoro, soprattutto quello nella scuola, per potersi svolgere in presenza e in sicurezza ha bisogno di misure chiare e tempestive: · velocità nell’effettuazione dei tamponi molecolari e/o tamponi rapidi con una corsia preferenziale per il personale e gli studenti; · screening periodici tra il personale e gli studenti e condivisione dei dati sui contagi nelle scuole tali da giustificare le scelte differenziate di chiusura da parte degli EE.LL; · implementazione dei servizi di medicina sul territorio e migliore collegamento con l’Asrem; · disponibilità di tutti i dispositivi di sicurezza necessari (compreso mascherine FFp2 almeno per l’Infanzia); · aggiornamento immediato e continuo dell’ormai superato protocollo nazionale, sottoscritto dal Ministero dell’Istruzione e dai sindacati il 6 agosto scorso. Infine, prima di pensare a qualsiasi ipotesi di riapertura in presenza per le scuole superiori, è necessario adoperarsi concretamente per risolvere il problema dei trasporti, che in questa fase rappresenta uno snodo fondamentale.

In tal senso, sono gravi le omissioni della Regione Molise riguardo al mancato rafforzamento del sistema. Ad oggi, a differenza delle altre Regioni, nessun autobus aggiuntivo è stato previsto per rafforzare i servizi del Trasporto Pubblico Locale, e continua a mancare qualsiasi fattiva interlocuzione con le Istituzioni scolastiche e con il tavolo regionale costituito presso l’USR per concordare eventuali scaglionamenti degli ingressi e orari differenziati, onde consentire una riapertura in sicurezza. In queste condizioni, sarebbe assurdo pensare di riaprire le scuole secondarie in presenza a dicembre, ma se non ci si muove da subito, rischiamo di essere in ritardo anche per un’auspicabile riapertura per gennaio, dopo le festività natalizie.

Occorrono interventi urgenti, un impegno immediato e l’impiego delle risorse che sono state stanziate a livello nazionale (e che in Molise non ci risultano utilizzate) per favorire la costituzione di un trasporto scolastico dedicato, che possa rendere sicuro il tragitto di migliaia di studenti, evitando che diventi invece una delle principali cause di trasmissione del contagio.

E’ necessario un forte coordinamento tra i soggetti istituzionali che sul territorio hanno un ruolo nella programmazione e nello svolgimento dell’offerta formativa in sicurezza (Regioni, Province, Comuni, Asrem) e la condivisione dei piani d’intervento con le parti sociali. Si rinnova invece, quotidianamente, il teatrino dell’auto celebrazione e dello scarico delle responsabilità da parte dei diversi soggetti preposti, in un contesto che rischia di diventare drammatico e nel quale il dialogo reale e costruttivo con il sindacato e con le parti sociali è stato praticamente annullato.

Tutti sono consapevoli del grande lavoro portato avanti in questi mesi da Dirigenti scolastici, docenti e personale Ata, che si sono impegnati in tutti i modi e continueranno a farlo per garantire agli studenti un avvio regolare delle attività didattiche in presenza. Tale sforzo continua ad essere vanificato dall’inerzia di quanti, in primis la Regione, nonostante le tante sollecitazioni sul tema mantengono un assurdo ed inspiegabile immobilismo.

La CGIL e la FLC CGIL Molise sono al fianco dei lavoratori che cercano di garantire, in un contesto difficilissimo, una scuola pubblica di qualità. Se non ci saranno risposte, ci mobiliteremo in tutte le sedi, per chiedere che ciascuno faccia la sua parte e si assuma le responsabilità che gli competono, onde garantire il diritto all’istruzione e alla salute, che rappresentano per noi un binomio inscindibile.

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