Campobasso

Rifiuti tossici ‘dimenticati’ in un deposito dalla città: erano abbandonati da tempo. Imprenditore denunciato

Gli imballaggi contaminanti da sostanze pericolose e infiammabili trovati dai carabinieri del Noe in un deposito per lo stoccaggio di rifiuti speciali. Il titolare non li aveva ancora smaltiti ed erano lì da troppo tempo. L'imprenditore, che è stato denunciato, lavora nel ramo del trasporti rifiuti, delle disinfestazioni e delle sanificazioni di cui c'è molta richiesta a causa della pandemia.

Un imprenditore campobassano è stato denunciato dai carabinieri per aver depositato in maniera incontrollata rifiuti speciali. L’uomo, titolare di una società attiva nel ramo del trasporto rifiuti (urbani, speciali, pericolosi e non) e in quello della disinfezione e della disinfestazione, è stato scoperto dai militari del Nucleo operativo ecologico (Noe) a stoccare per un tempo troppo lungo i materiali tossici.

Il Testo unico ambientale, infatti, stabilisce tempi e modalità molto precise per il trattamento di quanto raccolto da queste ditte specializzate che, anche grazie alla pandemia, stanno lavorando molto: uffici pubblici e privati, negozi, scuole, studi medici e laboratori (ma l’elenco è molto lungo) si stanno rivolgendo con maggiore frequenza di prima a queste attività per sanificare i loro locali. Insomma, c’è chi ci sta guadagnando.

Eppure l’impresa in questione non ha ritenuto prioritario conferire presso apposite ditte di smaltimento i rifiuti raccolti e che rappresentano un potenziale rischio per la salute pubblica. In particolare, questa la ricostruzione dei carabinieri emersa dopo i controlli di qualche giorno fa, “gli imballaggi, contaminati da sostanze pericolose ed altri rifiuti di scarto derivanti dall’uso di gas altamente infiammabili, tossici e irritanti, venivano gestiti in violazione alle norme tecniche sullo stoccaggio ed in tempi molto più lunghi rispetto a quelli previsti dal Testo Unico Ambientale per il deposito temporaneo dei rifiuti pericolosi”.

Per semplificare: i rifiuti tossici venivano stoccati ‘a tempo indeterminato’ in un deposito in attesa di essere trattati (generalmente si tratta di recupero o smaltimento). Ecco perché è scattata la denuncia dell’imprenditore, amministratore unico e legale rappresentante dell’azienda del capoluogo molisano che è stato anche diffidato ad adeguare il suo magazzino in base alle norme ambientali.

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