La decisione

Pistola contro un detenuto, archiviato il caso dell’agente penitenziario di Campobasso

L'agente è stato prosciolto e la sua vicenda è stata archiviata con un decreto firmato dal capo Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria Dino Petralia, come annuncia in una nota stampa il sindacato Fns Cisl.

È stata scritta la parola fine alla vicenda che ha coinvolto un agente della polizia penitenziaria di Campobasso sospeso dal servizio dopo aver puntato la pistola contro un detenuto che aveva tentato la fuga dal carcere. È stato prosciolto e la sua vicenda è stata archiviata con un decreto firmato dal capo Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Dino Petralia, come annuncia in una nota stampa il sindacato Fns Cisl.

È la seconda buona notizia per l’agente della casa circondariale di Campobasso che nel ottobre del 2019 era stato già reintegrato in servizio.

Puntò la pistola contro un detenuto che tentò la fuga, poliziotto penitenziario reintegrato in servizio

 

Ora l’archiviazione del suo procedimento, oltre alla reintegrazione giuridica ed economica al 31 gennaio 2019. È proprio quel giorno che è successo il fatto che provocò l’estesa reazione dell’opinione pubblica e finì anche all’attenzione dei media nazionali: l’agente della penitenziaria venne sospeso dal servizio mentre cercava di bloccare un detenuto che stava tentando la fuga puntandogli contro la pistola d’ordinanza. Lo ricorderete: l’episodio venne firmato da un cellulare e “il poliziotto finì nella gogna mediatica”, commentano dal sindacato.

La Fns Cisl ha iniziato ad “assistere in silenzio alla tutela di quel collega in tutto l’iter disciplinare. Ad ottobre 2019 il collega è rientrato in servizio dopo 8 mesi di lunga sospensione, ma con lui abbiamo proseguito la battaglia per la verità su quei fatti. Oggi finalmente quella verità è arrivata e con un decreto del presidente Petralia, dopo tanto impegno, il collega potuto avere giustizia con l’archiviazione e proscioglimento dagli addebiti, con la reintegrazione giuridica ed economica dal 31 gennaio 2019. Abbracciamo soddisfatti Giuseppe, convinti che la sua fiducia in noi era assolutamente ben riposta”.

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