Settimana del povero

La testimonianza del dottor Molinari: “Sì al distanziamento fisico, no a quello umano”

“Questo momento che stiamo vivendo ha messo in crisi tante certezze. Ci sentiamo più poveri e più deboli perché abbiamo sperimentato il senso del limite e la restrizione della libertà.

La perdita del lavoro, degli affetti più cari, come la mancanza delle consuete relazioni interpersonali hanno di colpo spalancato orizzonti che non eravamo più abituati a osservare. Le nostre ricchezze spirituali e materiali sono state messe in discussione e abbiamo scoperto di avere paura. Chiusi nel silenzio delle nostre case, abbiamo riscoperto quanto sia importante la semplicità e il tenere gli occhi fissi sull’essenziale. Abbiamo maturato l’esigenza di una nuova fraternità, capace di aiuto reciproco e di stima vicendevole. Questo è un tempo favorevole per «sentire nuovamente che abbiamo
bisogno gli uni degli altri, che abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo” (Papa Francesco, Messaggio per la quarta Giornata mondiale dei Poveri).

Nella videotestimonianza di oggi ascoltiamo il dottor Bernardino Molinari, primario del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale San Timoteo di Termoli, che ci racconta di come in questi mesi segnati dalla pandemia si è continuato ad accompagnare le donne in dolce attesa e a tutelare la vita nascente. “Quello che mi sento di dire, che vale sempre non solo nella Settimana del Povero – afferma il dott. Molinari -, è che ci vuole sì il distanziamento fisico, ma non quello umano”.

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