La situazione, per molti esperti, è già fuori controllo e col passare del tempo – se non dovessero inasprirsi le misure anti-contagio – lo sarà anche di più.
Di ieri 8 novembre l’appello dell’Ordine nazionale dei Medici che insiste sulla necessità di un lockdown totale. Oggi la richiesta è fatta propria e rilanciata dagli anestesisti italiani. Ed è condivisa anche dal direttore del reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale hub molisano per il Covid, il dottor Romeo Flocco del Cardarelli.
Gli specialisti parlano di “situazione del Sistema sanitario alle corde” e usano termini come “incendio”, “guerra” e simili. La loro voce – autorevole – fa però sempre più fatica a farsi strada tra il ‘vociare’ dei Presidenti di Regione (non tutti ma molti) che contestano al Governo eventuali restrizioni sui loro territori e i tanti, troppi, che continuano a minimizzare l’impatto del virus Sars-Cov-2. Chi però lavora negli ospedali sa bene quel che sta accadendo e accoglie come pugni nello stomaco le accuse di essere i “complici” di un complotto.
Il Presidente dell’Ordine dei Medici Filippo Anelli ieri ha dichiarato: “Questa settimana abbiamo avuto una media di 1000 ricoverati al giorno; se il trend non cambia, nei prossimi 30 giorni, per l’Immacolata, avremo 30mila ricoverati che si aggiungeranno ai 26mila attuali”. Dunque la richiesta pressante: “Lockdown generale in tutto il Paese al più presto o in un mese – se il trend epidemico da Covid-19 in Italia non subirà un’inversione – ci troveremo dinanzi ad una situazione drammatica poiché il sistema non sarà in grado di reggere”.
Sono dello stesso avviso i rianimatori italiani che avvertono: “La prossima settimana atteso il doppio dei ricoveri”. Così il presidente dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri (Aaroi) Alessandro Vergallo: “Ci attendiamo un raddoppio dei ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva la prossima settimana se il trend non muterà, ed in attesa degli eventuali benefici derivanti dall’ultimo Dpcm, che potranno però evidenziarsi non prima di 10 giorni”. E sulle terapie intensive, per cui il Ministero della Salute e l’Istituto superiore di Sanità hanno fissato una soglia di allarme al 30% dell’occupazione dei posti letto totale, afferma: “Le Terapie intensive sono già sotto pressione. A fronte di ciò e dell’assenza di una medicina territoriale, la proposta di lockdown nazionale – rileva – è a questo punto ragionevole”.
Primonumero ha chiesto la sua al primario di Rianimazione del Cardarelli, il dottor Romeo Flocco. Eloquente la sua risposta: “Sono d’accordo. Il lockdown totale sarà inevitabile. Meglio un lockdown adesso che troppo tardi. I numeri saliranno ancora per la stagione invernale, inoltre il Molise subirà la pressione delle regioni limitrofe. L’impatto economico di un lockdown troppo tardivo sarebbe devastante”.
L’impatto sugli ospedali nostrani – aggiungiamo – sarebbe nefasto.
Sondaggio
Virus fuori controllo e ospedali al limite, sei favorevole a un lockdown totale?
- Sì (75%, 918 Voti)
- No (25%, 299 Voti)
Totale voti: 1.217
commenta