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Il presente ed il futuro dei veicoli elettrici a guida autonoma

Il mercato dell’auto su scala globale sta cambiando ed in futuro cambierà ancora di più, in maniera radicale, prima con la diffusione a macchia d’olio dell’alimentazione ibrida e 100% elettrica, e poi con la commercializzazione, sempre su vasta scala, delle vetture a guida autonoma. Al riguardo, infatti, ci sono tante società leader di settore che hanno pianificato ingenti investimenti proprio nel comparto del trasporto autonomo e automatico.

Una di queste è la Nio Inc. che, avente il quartier generale a Shanghai, è una casa automobilistica cinese che è attiva dal 2014, e che è quotata alla borsa di New York. A Wall Street è non a caso crescente l’interesse per la quotazione delle azioni Nio proprio perché per il settore gli analisti stimano per il futuro dei tassi di crescita e di espansione rilevanti.

Quali sono le tecnologie legate allo sviluppo ed alla ricerca sui veicoli elettrici a guida autonoma

La ricerca nel settore per ora è ferma ai veicoli elettrici a guida autonoma non prodotti su vasta scala. Ma si tratta comunque di sistemi dimostrativi e di prototipi che sono a dir poco promettenti per essere poi omologati per la guida automatica su strada in quanto si basano su tecnologie che sono alquanto sofisticate ed evolute. Dal rilevamento radar alla visione artificiale, e passando per la tecnica di telerilevamento Lidar, e per il GNSS che è il sistema satellitare globale di navigazione.

Quali sono i vantaggi della guida autonoma a livello globale?

Ma quali vantaggi ci sarebbero in un mondo dove sarebbe possibile spostarsi solo o comunque anche con i veicoli a guida autonoma? Il primo vantaggio non da poco è dato dal fatto che ci sarebbe una maggiore libertà di movimento per chi ha difficoltà a livello fisico a guidare, dagli anziani alle persone con disabilità. Così come la vettura a guida autonoma sarebbe un mezzo di trasporto ideale per il prestito. Il che significa che un domani l’unica formula esistente per guidare un’auto potrebbe essere quella del car sharing con un abbattimento rilevante delle emissioni di anidride carbonica, e con tantissimi incidenti stradali evitati. Il che si tradurrebbe nel salvare milioni di vite l’anno.

I freni allo sviluppo delle vetture a guida automatica, dai brevetti alle piattaforme

Ma cos’è quel che frena al momento lo sviluppo e soprattutto l’adozione su strada e su vasta scala della guida autonoma? Al riguardo c’è da dire che anche nel nascente mercato delle macchine automatiche come mezzo di trasporto c’è tanta concorrenza, ci sono i brevetti e ci sono le tecnologie proprietarie collegate ad algoritmi che, per ovvie ragioni di segreto industriale, non possono essere di dominio pubblico. Il che significa che al momento è lontana la creazione di una piattaforma comune ed interconnessa che, in tutta sicurezza, garantisca lo scorrimento e la gestione sicura del traffico in presenza di veicoli elettrici a guida autonoma.

Ci sono inoltre aspetti etici sulla guida autonoma che, tra l’altro, devono e dovranno essere risolti e definiti. Per esempio, cosa potrebbe accadere in caso di incidente nel quale è coinvolta una macchina a guida autonoma? E quale sarebbe la responsabilità attribuibile al produttore? Da questo punto di vista dovrà tra l’altro svilupparsi un mercato assicurativo per andare a definire a livello contrattuale le responsabilità ed i risarcimenti. In Italia, già nel 2019, in città come Parma è stato sperimentato l’uso di veicoli a guida autonoma sulle strade pubbliche, ma tanti altri paesi europei sono interessati a questo settore dei trasporti. Dalla Germania alla Spagna, e passando per il Belgio, per la Francia e per il Regno Unito.