Istituita nel 1922

Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, i messaggi delle istituzioni

Il 4 Novembre fu dichiarato Festa nazionale con il regio decreto del 23 ottobre 1922. E’ la data che ricorda la fine della Prima guerra mondiale con la firma dell’armistizio di Villa Giusti (entrato in vigore il 4 novembre 1918) e che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste portando a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.

In questa giornata vengono ricordati anche tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per la Patria.

In occasione della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, il presidente del Consiglio regionale, Salvatore Micone, ha dichiarato: “La Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, fu istituita per commemorare una vittoria nazionale, quella della cosiddetta grande guerra. Un evento che vide per il nostro Paese concludersi anche quel processo di unificazione nazionale e territoriale iniziato nel Risorgimento. Dunque unità e sostegno alle forze armate quali elementi di difesa del territorio nazionale e di ogni italiano. Questa Giornata, ora, viene commemorata nel corso di un’altra guerra con un diverso nemico che non si nasconde questa volta nelle trincee scavate sulle fredde montagne delle Alpi. Il nemico di oggi gira invisibilmente tra le nostre strade, si insidia nelle nostre case, nelle scuole, nei posti di lavoro o di aggregazione sociale. Allora dobbiamo pensare allo sforzo di unità che gli italiani seppero compiere in quel sanguinoso e drammatico conflitto, che un pontefice definì “inutile strage”, e trovare in quel ricordo il coraggio e la determinazione di sentirci un popolo solo, da Pantelleria alle vette più periferiche delle Alpi, che oggi combatte il Covid con la responsabilità, il distanziamento sociale, la scienza, la corresponsabilità per chi è più fragile, il sostegno alle istituzioni sia pubbliche che private; ma anche con la gratitudine per l’azione quotidiana delle forze dell’ordine e armate, della protezione civile e del variegato mondo della sanità e del sociale, in prima linea in questa nuova belligeranza con il Covid, insieme agli imprenditori e ai loro dipendenti impiegati nei servizi e nei comparti produttivi e del commercio.

Ritroviamo dunque nel tricolore il sentimento di unità nazionale che fece superare ai nostri bisnonni, prima quel tragico conflitto, e poi l’epidemia da conosciuta come la “spagnola” che ne seguì. Dunque ancora una volta come molisani, insieme a tutti i cittadini delle altre regioni, stringiamoci a “coorte” per superare questo ennesimo scoglio che il destino pone sulla rotta che la nave Italia sta solcando nel grande oceano della storia”.

commenta