Il gruppo del basso molise

Fianco a Fianco contro la gestione dell’emergenza: “Ospedali al collasso, ridotti all’osso interventi su patologie ordinarie”

Il gruppo politico Fianco a Fianco Basso Molise dice la sua su quella che reputa una gestione fallimentare dell’emergenza sanitaria.

“La seconda ondata della pandemia ha completamente travolto il il sistema sanitario regionale, marcando sempre di più, la completa incapacità nella gestione dell’emergenza da parte delle istituzioni, dei vertici Asrem, del Commissario Giustini.

L’attenzione è soprattutto rivolta all’ospedale Cardarelli di Campobasso, che da centro nevralgico per la medicina d’urgenza e ordinaria, per l’intero territorio regionale, unico centro Hub, è divenuto quasi in toto un presidio Covid, riducendo di fatto gli interventi sulle patologie ordinarie nei reparti (quelli rimasti) di quasi l’80%.

Il problema si acuisce allorché negli altri nosocomi, quelli di Isernia e Termoli in particolare, la situazione è la stessa. Il San Timoteo soprattutto è ormai al collasso, non potendo più ospitare malati Covid, e non ne avrebbe la “facoltà”, ma neppure trasferirli al Cardarelli, dove tutti i reparti adibiti a malattie infettive sono saturi.

I sindaci continuano, giustamente, a chiudere le scuole, emanando ordinanze dove si sancisce l’obbligo di comunicazione, da parte dei cittadini, della eventuale positività a seguito di un test rapidi eseguiti privatamente, e questo perché ormai la Asrem non è più in grado di avere una contezza precisa dei positivi in quanto il tracciamento è completamente saltato.

Quasi cento sindaci molisani contro la gestione dell’emergenza: “La situazione è fuori controllo”

Condividiamo totalmente la lettera che i sindaci hanno inviato al Presidente Toma, denunciando l’inesattezza dei dati trasferiti dalla Asrem, la difficoltà nella contezza delle persone contagiate, ma evidenziando soprattutto i disagi e il mal contento dei loro concittadini. La fiducia della popolazione è infatti sempre più fioca, e a questa si accompagna l’angoscia e la rabbia.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata sicuramente la notizia degli ospedali da campo, che verranno a breve resi disponibili per far fronte alla crescita esponenziale dell’epidemia. Intanto il Vietri di Larino rimane chiuso e nel mentre in tutti gli ospedali si continua a morire. Chi ci governa, chi è a capo del sistema sanitario regionale, deve assumersi tutte le responsabilità del caso. Il Molise resiste, ma fino a quando?”

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