Il testo del dpcm

Coprifuoco alle 22, stop ai concorsi e Dad alle superiori. Firmato il nuovo decreto, il Molise ‘attende’

I provvedimenti del nuovo Dpcm entreranno in vigore giovedì 5 novembre e saranno validi fino al 3 dicembre. Si è in attesa però di sapere in quali delle tre fasce verranno collocate - in base al rischio - le varie regioni. In giornata sono attesi i dati dell'Iss in base al quale si procederà ai lockdown differenziati

La firma di Giuseppe Conte sul nuovo Dpcm è arrivata in tarda serata, ieri 3 novembre. Quanto ai provvedimenti contenuti nel decreto, che saranno validi dal 5 novembre al 3 dicembre, sono state confermate molte delle indiscrezioni che circolano ormai da ore. Si attendono ora, con una certa apprensione, le ordinanze del Ministro della Salute Roberto Speranza che – sulla base di 21 parametri – decideranno quali sono i territori a rischio in cui scatteranno restrizioni ulteriori.

Quel che è certo e che vale per tutt’Italia è che il cosiddetto ‘coprifuoco’ sarà in vigore dalle 22 (e non dalle 21 come si ventilava) alle 5 del mattino. Ma vediamo tutte le principali disposizioni del Dpcm nel dettaglio. Qui il testo completo del decreto. Dpcm-3-novembre

COPRIFUOCO DALLE 22

Dalle 22 alle 5 del mattino in tutte le città italiane sarà coprifuoco. Eventuali spostamenti dovranno essere motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. In ogni caso “è fortemente raccomandato”, per tutta la giornata, “non spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati salvo che per esigenze lavorativo, di studio, per motivi di salute o di necessità”. Le misure saranno in vigore dal 5 novembre al 3 dicembre. Tornerà dunque l’autocertificazione.

SCUOLE, DIDATTICA A DISTANZA PER LE SUPERIORI

Si porta al 100% la didattica digitale integrata, dunque a distanza, nelle scuole superiori, che finora aveva una soglia del 75% per consentire ai ragazzi di frequentare almeno una volta a settimana le lezioni in presenza. Non è più così, perché per tutte le superiori la scuola d’ora in avanti e fino a nuove disposizioni sarà soltanto on-line.

L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi invece in presenza, con uso obbligatorio di dispostivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

TRASPORTI AL 50% DELLA CAPIENZA

I mezzi pubblici dovranno viaggiare con la capienza dimezzata, ridotta del 50% (prima era 80%).

MUSEI E MOSTRE CHIUSI

I musei, ‘che hanno scampato la chiusura in base al penultimo Dpcm (a differenza di cinema e teatri) verranno chiusi, così come saranno sospese le mostre e “gli altri istituti e luoghi della cultura”

Chiuse le sale scommesse e i locali del bingo.

STOP AI CONCORSI e SMART WORKING

Sospese le procedure concorsuali pubbliche e private (a eccezione di quelle per il personale sanitario) e quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni. Smart working ai massimi livelli per il pubblico e fortemente raccomandato per il privato.

CENTRI COMMERCIALI CHIUSI NEL FINE SETTIMANA

Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. La chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

Per bar e servizi di ristorazione resta consentita l’attività dalle 5 alle 18. “Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”.

 

A queste restrizioni valide per tutti però se ne aggiungeranno eventualmente altre a livello locale. Scenari diversi per regioni (e province) diverse, in base al livello di rischio che sarà monitorato in base a 21 parametri elaborati dal Comitato Tecnico e Scientifico. Saranno determinanti la soglia di Rt e il numero di posti letto occupati negli ospedali e in particolare le Terapie Intensive. Dati alla mano, il Ministro della Salute emanerà volta per volta delle ordinanze che stabiliranno restrizioni territoriali ulteriori rispetto a quelle nazionali. Le Regioni saranno identificate – in base al rischio che presentano – dai colori verde, arancione e rosso. Va da sè che i territori ‘rossi’ saranno oggetto di restrizioni assimilabili al cosiddetto lockdown, con limitazioni importanti agli spostamenti e chiusure per determinate attività.

Si presume che le prime regioni che saranno interessate da misure contenitive più stringenti – perchè ad alto rischio – saranno Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d’Aosta. Probabile per loro dunque una serrata di 3 settimane. Allo scadere di queste, se la regione è restata nel suo livello di rischio, la misura verrà prorogata di una settimana, in caso contrario verrà revocata.

Il Molise, al momento, dovrebbe rientrare tra le regioni ‘verdi’. In quelle arancio invece dovrebbero esserci Campania, Veneto, Puglia e Liguria. Ma le fasce di rischio verranno stabilite in base agli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, attesi per oggi.

 

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