Bambini a rischio

Allarme dei pediatri: “I vaccini antinfluenzali non ci sono, è tardi per la profilassi”. Scafarto: “In arrivo 24mila dosi”

I medici puntavano sulla prevenzione che quest’anno è fondamentale vista la diffusione del covid. Ma nessuno dei piccoli pazienti - anche quelli a rischio o affetti da patologie croniche - ha ancora potuto effettuare l'iniezione precauzionale. La direzione sanitaria dell’Asrem precisa che l’antidoto è in arrivo per tutti

Già nei giorni scorsi i pediatri avevano lanciato l’allarme sulla mancanza del vaccino antinfluenzale destinato ai bambini e agli adolescenti fino ai 14 anni, che rientrano nell’età pediatrica. Qualche tempo dopo, timori e titubanze sull’arrivo delle dosi necessarie al Molise sembravano rientrati con le rassicurazioni sull’imminente approvvigionamento.  Che tuttavia, al momento, non c’è stato.

E in queste ultime ore i telefoni degli studi pediatrici sono stati subissati di chiamate. Genitori di bambini a rischio o affetti da una qualche patologia cronica temono sia tardi per la vaccinazione, visto che quelli con un’età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni dovranno essere sottoposti alla doppia dose.

Alla base del ritardo ci sarebbero stati disguidi tecnico organizzativi da parte della Regione (Toma alcune settimane fa aveva annunciato di avere pronte già 63mila dosi e di contare di arrivare a 110mila, ma non sta andando così), e se quello destinato ai più piccoli non è arrivato in nessuno degli studi pediatrici del Molise, anche quello destinato agli adulti scarseggia.

“Molti genitori interessati a proteggere i propri bambini, che tra l’altro hanno cominciato a frequentare nidi e materne, ci chiedono tutti i giorni come devono comportarsi – dicono i pediatri interpellati da Primonumero –  ma non sappiamo cosa rispondere”.

Il dottore Meffe ammette che c’è grande apprensione e preoccupazione e non esita a rimarcare “che il ritardo è incomprensibile”.

Anche il dottore Sergio Zarrilli conferma che nel suo stesso ambulatorio – che conta quattro pediatri –  nessuno dei professionisti ha ricevuto le dosi pediatriche  e che “il problema è che siamo già in ritardo”.

Eseguire per tempo l’antinfluenzale ai più piccoli servirebbe infatti a ridurre la catena di contagio da bambino ad adulto ai nonni, che sono anche loro soggetti deboli e poi perché renderebbe molto più semplice in epoca di picco influenzale, discernere tra bambini e studenti che potrebbero avere il Covid 19 da una semplice, seppur acuta, influenza.

Il direttore sanitario dell’Asrem, la dottoressa Scafarto, messa a conoscenza delle titubanze dei medici e delle rimostranze delle famiglie molisane, rispedisce le accuse al mittente: “Non è vero che i vaccini per età pediatrica non arriveranno  – smentisce a stretto giro – perché il ministero ci ha già comunicato che sono in arrivo per il Molise ben 24mila dosi”.

L’aspetto che preoccupa è che i piccoli pazienti dovranno essere sottoposti a doppia dose. Significa che se i vaccini arriveranno in Molise per la metà di novembre, i bambini termineranno il ciclo a metà dicembre cioè in piena ondata influenzale. Invece era necessario arrivare già coperti agli inizi di dicembre per essere pronti all’arrivo del virus, che rischia di sovrapporsi al Sars-Cov-2.

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