Campobasso

25 positivi nelle scuole, Gravina: “Non ci sono criticità per sospendere la didattica in presenza”

Il sindaco Roberto Gravina è tornato a registrare questa sera - 18 novembre - un videomessaggio rivolto alla cittadinanza

Nelle scuole di Campobasso sono stati rilevati 25 casi di positività, nove alle superiori. Sono i dati che fornisce il sindaco Roberto Gravina tornato a registrare questa sera – 18 novembre – un videomessaggio rivolto alla cittadinanza. Viene diramato dopo che la Lega e il centrosinistra avevano accusato proprio il primo cittadino di tacere rispetto all’emergenza sanitaria in atto e poche ore dopo il consiglio comunale dedicato all’emergenza sanitaria.

E da qui inizia l’intervento del massimo inquilino del Municipio tra i firmatari della lettera inviata al presidente Donato Toma per chiedere un confronto sull’organizzazione sanitaria.

 

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Nel videomessaggio Roberto Gravina innanzitutto risponde alle accuse sulla mancata comunicazione dei dati relativi ai contagi come avveniva nella prima fase: “Attualmente – le sue parole – risulta molto più difficile per qualsiasi sindaco fornire dei dati ulteriori rispetto a quelli che riusciamo ad apprendere dai mezzi di comunicazione”.

Nonostante ciò il sindaco fornisce alcuni dati sui positivi nelle scuole di Campobasso: “Molti colleghi sindaci hanno deciso di chiudere la didattica in presenza su tutto il territorio ma a Campobasso non c’è bisogno di prendere una decisione di questo tipo: i bambini e i ragazzi sono molto più bravi di noi a rispettare le regole. Basti pensare che registriamo un totale di 25 casi di positività tra i ragazzi. Tra questi, 9 sono studenti delle superiori che stanno svolgendo la didattica a distanza. Il che abbassa ancora di più l’indice di contagio all’interno delle scuole”.

Infine, un chiarimento sulla richiesta di invio degli ispettori ministeriali all’ospedale Cardarelli di Campobasso: “Sappiamo tutti che si stanno facendo mille sforzi, sappiamo tutti che c’è un sovraccarico soggettivo, ma dobbiamo capire se il diritto alla salute viene garantito dall’attuale organizzazione”.

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