Turismo accessibile

Yesol, operatrice in carrozzella, dalla Svezia al Molise: “Terra bellissima, la inserirò nei miei itinerari, urge qualche servizio in più” fotogallery

Lei, come i suoi colleghi di viaggio, non immaginava esistesse una regione tanto piccola quanto bella. E come i suoi colleghi è piacevolmente sorpresa dalla scoperta di una terra ricca di tutto: mare, montagna, storia, cultura, arte, tradizione, buon cibo e cuore. Tanto cuore.

“Sì, perché voi molisani siete molti accoglienti”. Si chiama Yesol, e il viaggio in Molise durante questo Educational Tour promosso tra gli altri anche da Gal Molise 2000, deve farlo in carrozzina.

Svedese, titolare di un’agenzia di viaggio nel suo Paese, durante questo percorso molisano lungo poco meno di una settimana, è accompagnata dalla collega Camilla, anche lei svedese. Sì, perché al di là di tutto, se sei costretto a viaggiare in carrozzella una certezza adesso Yesol ce l’ha: devi essere accompagnato se non conosci.

Anche in Molise “non è possibile percorrere i paesi della vostra regione stando da soli in carrozzella, questo è chiaro. Si potrebbe fare qualcosa per migliorare l’accessibilità ma detto questo – continua – questa regione è wonderful. Ci sono delle autenticità che non ho mai riscontrato in altre zone ed io il mondo l’ho girato molto. Il Molise è uno scrigno a cui manca nulla quanto a doni naturali: c’è l’aria buona, le immense distese di verde, montagne da favola. E c’è il mare dietro l’angolo. Avete arte, cultura e folklore. Siete maestri della buona cucina e non manca la poesia, la letteratura, la storia”.

Yesol arriva a Civitacampomarano con gli altri, a bordo di uno dei due pulmini che si occupano di trasportare i tour operator giunti in Molise martedì scorso.

L’appuntamento con il paese dello street festival slitta di un paio d’ore perché prima ancora l’assessore regionale al Vincenzo Cotugno ha voluto incontrare tutti i partecipanti di questo interessantissimo progetto alla Gil di Campobasso.

Appuntamento che era previsto domenica, ma a causa di impegni improcrastinabili, l’assessore ha chiesto di poter scambiare qualche parola questa mattina 23 ottobre.

I saluti e le impressioni, poi Cotugno ha ribadito di credere molto nelle potenzialità turistiche della regione e di essere consapevole che sotto l’aspetto dell’accessibilità ancora molto c’è da fare: “Ma ci stiamo adoperando per questo e andremo fino in fondo”. E ha poi sottolineato che quello che interessa al Molise è un turismo qualitativo e non quantitativo. Perché solo la qualità “può preservare tutta la bellezza di questa regione”.

Quindi l’arrivederci a presto e il viaggio verso Civitacampomarano, dove la prima tappa è al biscottificio per mangiare i famosi “cielli”, biscotti di pasta frolla, agrumi, una punta di liquore, un retrogusto di caffè e quel godurioso ripieno di amarena.

La signora della piccola azienda li aspetta, offre il vassoio dei biscotti alla combriccola ricordando ad ognuno che mai potranno mangiarli altrove  perché “li facciamo soltanto noi”.

Il viaggio nel paese è come sempre suggestivo e accattivante. La guida turistica, illustra i murales, spiega le origini di ognuno, racconta della mano artistica che li ha raffigurati e dei messaggi che ognuna delle opere d’arte trasmette.

La foto ricordo al castello è l’ultimo rito prima di ripartire verso le “Cantine d’uva”.

Dove ad aspettare i tour operator c’è la degustazione di vini e prodotti tipici locali. Pomeriggio intenso, prima di arrivare a Larino per la vista alla Cattedrale e al teatro.

Yesol guarda, osserva, scatta foto e chiacchiera il suo inglese con Camilla. Prima dell’arrivederci a domani le domandiamo se quando tornerà in Svezia proporrà ai suoi turisti anche il Molise e la risposta spiazza: “Certo che sì. L’importante è sapere che per godere di questa meravigliosa terra hai bisogno di qualcuno che ti accompagni per oggettive difficoltà. Cambiamo prospettiva: questo significa che puoi venire con un amico in più, che fai una chiacchiera in più, una risata in più e un brindisi in più alla grande bellezza della vostra terra”. Thanks Yesol. Thank you so much.

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