Come difendere la costa termolese in caso di minaccia terroristica?
Prova a rispondere a questa domanda l’esercitazione che si è svolta oggi, 23 ottobre, al porto. Una simulazione di situazione rischiosa in ambito portuale e al campo di coltivazione di idrocarburi “Rospo Mare” è stata condotta per poter valutare i sistemi di difesa portuale e navale, oltre che verificare le comunicazioni tra le varie forze di polizia e dell’ordine intervenute.
All’evento hanno preso parte, per quanto di rispettiva competenza, oltre al personale della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Termoli, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco. A questi si sono aggiunte le figure di riferimento operanti quali gli Agenti deputati e nominati per la sicurezza degli impianti destinati all’attracco delle unità che effettuano i collegamenti marittimi e i traffici commerciali. In totale, allo svolgimento dell’esercitazione, hanno partecipato 10 autopattuglie, 2 mezzi navali della Guardia Costiera e un battello della Guardia di Finanza e circa 30 unità, appartenenti ai rispettivi Comandi.
Cittadini, operatori portuali ed intervenuti hanno partecipato all’esercitazione con interesse apprezzando l’operato delle Forze di Polizia che, come simulato, è risultato essere in grado di rispondere alla minaccia supposta in tempi adeguati.
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