Guglionesi

Scuola paritaria Mimì del Torto, bocciata la commissione d’inchiesta ma atti inviati alla Corte dei Conti

Non passa la proposta delle opposizioni di fare una commissione di indagine sulle inefficienze della scuola paritaria. Ma le carte e la documentazioni finiscono in Procura. Era stato lo tesso Comune a chiedere accertamenti. Vicina la nomina di un Commissario liquidatorio: poi si potrà accedere alla documentazione telematica su pc e capire cosa c'è e cosa non c'è. Il bilancio di rendicontazione è ancora introvabile.

Non ci sarà una commissione di indagine per verificare le inefficienze e le eventuali irregolarità all’interno della gestione della scuola paritaria del torto di Guglionesi. Tuttavia gli atti, la documentazione finora disponibile comprensiva anche di “buchi”, in primis la mancanza di un bilancio di rendicontazione, è stata inviata in Corte dei Conti.

Oggi il Consiglio comunale di Guglionesi, convocato in seduta monotematica, ha bocciato la proposta avanzata dalla minoranza con 6 voti contro 5 (D’Urbano, Tomei, Senese, D’Astolto e Morena, assente Gianfranco Del Peschio, che aveva annunciato l’impossibilità di essere presente all’assise).

Ancora un’assemblea concitata, caratterizzata a tratti da toni forti e da reciproche accuse. Alla fine, la notizia la fornisce la segretaria comunale, che informa di aver inviato tutti gli atti – come era stato chiesto dalle stesse opposizioni – alla Corte dei Conti. Se ci sono profili di irregolarità finanziaria saranno i giudici contabili del Molise a verificarlo. E saranno gli stessi giudici, qualora rilevino eventuali anomalie di natura penale, a girare le “carte” alla Procura della Repubblica.

Pertanto non è escluso che possa intervenire una indagine giudiziaria pe fare luce sulle eventuali responsabilità delle passate gestioni della Istituzione, al 100 per cento controllata dal Comune di Guglionesi ma con un cda e un presidente autonomi.

La richiesta di istituire una commissione di indagine è ritenuta dalla maggioranza, rappresentata dal sindaco Bellotti, dagli assessori Senese, Aristotile, Addesa e D’Anselmo e dal consigliere Del Torto “inutile”.

“E’ inutile – precisa D’Anselmo, fresco di delega al Bilancio – dal punto di vista pratico perché è il Consiglio l’organo sovrano e il commissario liquidatore potrebbe riferire direttamente in Consiglio senza dover passare attraverso una commissione che peraltro ha dei costi che ora non ci possiamo permettere”.

Il sindaco sta preparando la documentazione per le minoranze che avevano fatto l’accesso agli atti ed è stato approntato un personal computer presso la ex sede della Istituzione per il cui accesso serve tuttavia la nomina del commissario. “Nomina che sta per avvenire” precisano dalla maggioranza.

“E’ una situazione complessa e temiamo che si possa avere come conseguenza un default per il Comune di Guglionesi, considerando le situazioni debitorie pregresse” commenta invece Giuliana Senese, portavoce del MoVimento 5 Stelle.

“Sicuramente – aggiunge – il fatto che gli atti siano stati inviati alla Corte dei Conti, in ossequio anche a una logica di trasparenza che abbiamo sempre richiesto, potrà fornire delucidazioni necessarie”. L’opposizione lamenta però un ritardo nel trasferimento dei dati telematici dal Pc del commercialista al pc preposto a poter essere analizzato. Una operazione che doveva avvenire già 10 giorni fa.

Ora si aspetta la nomina del commissario per poter accedere alla documentazione telematica della Mimì del Torto, finita al centro di una bufera soprattutto per il mancato pagamento prolungato del personale. Per la consigliera Giuliana Senese meglio sarebbe chiudere l’esperienza fallimentare della paritaria, la cui prosecuzione minaccia di gravare eccessivamente sulle casse pubbliche con conseguenze imprevedibili, e riassorbire i bambini in una nuova sezione della scuola statale “perché sarebbero più tutelati anche per quanto riguarda la contrattualizzazione delle insegnanti”.

L’assessore D’Anselmo non nasconde il problema, del quale ha preso contezza piena in questi ultimi giorni, dopo la nomina. Ma ammette che “Non è possibile fare un conto preciso della situazione creditizia e debitoria perché non c’è ancora la certezza delle cifre. La nostra idea per la scuola – aggiungere richiamando quanto già detto dall’assessore all’istruzione Stefania Addesa tempo fa – è far ripartire il servizio in condizioni diverse e con soggetti diversi”.

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