Le decisioni del governo

Revisioni auto scadute e rinnovo carte d’identità: proroga fino al 31 dicembre

Lo prevede il Dl Semplificazione emanato dal Governo. Una boccata d’ossigeno per i ritardatari o per chi era impossibilito. Mazzata per gli operatori del settore che lamentano un crollo delle revisioni delle autovetture dal lockdown in poi. I documenti di riconoscimento con scadenza 2020 validi fino a fine anno.

Vi è scaduta la revisione all’auto e avete paura di beccare una multa salata? Niente paura: tutte le pratiche hanno avuto una proroga fino almeno al 31 dicembre 2020. In alcuni casi, fino a febbraio 2021. Una boccata d’ossigeno per qualcuno, una ulteriore mazzata per altri, ovvero per i titolari dei centri revisioni che hanno già visto crollare il numero delle auto revisionate per colpa del covid. La decisione è stata presa dal Governo e si è tramutata in legge del Dl Semplificazione.

Entrando nel merito, è previsto un prolungamento della proroga della scadenza delle revisioni. E più precisamente, è autorizzata la circolazione fino al 31 ottobre 2020 dei veicoli da revisionare entro il 31 luglio, mentre è possibile effettuare la revisione alla macchina entro il 31 dicembre per chi avrebbe dovuto farla entro settembre. Per le scadenze dal 1 ottobre al 31 dicembre la proroga arriva al 28 febbraio 2021.

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Stesso provvedimento è stato preso per le carte d’identità: quelle che scadevano nel corso del 2020 sono valide fino al 31 dicembre. Stesso discorso per i permessi per le persone disabili, considerati documenti di riconoscimento in base alla nota del della Presidenza del Consiglio dei Ministri datata 2013.

Una buona notizia per chi aveva dimenticato – o magari non aveva la possibilità di farlo – di rinnovare i propri documenti. Ma non lo è per gli operatori del settore. I revisori auto di Anara Confartigianato esprimono forte preoccupazione per il provvedimento che “va in direzione opposta a quella sollecitata da tempo dalle imprese per accelerare il graduale ripristino del servizio revisioni e rimettere al più presto le imprese del settore in condizioni di piena operatività e sostenibilità economica”.

In effetti, questo tipo di attività ha subito una consistente contrazione nel periodo del lockdown: nel primo semestre del 2020 la spesa degli italiani per la revisione auto si ferma a 397,4 milioni di euro presso le officine private autorizzate dal Ministero. Rispetto ai primi sei mesi del 2019, quando la spesa per le revisioni auto ammontava a 504,4 milioni di euro, vi è stato un calo di ben 107 milioni. Lo rivela un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Insomma, il classico rovescio della medaglia.

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