Campobasso

Recovery Fund, il Consiglio comunale dà mandato al sindaco: “Azioni di rilancio per la città”

In Consiglio comunale approvato un ordine del giorno di M5S. Il sindaco Gravina: "Restiamo vigili per porre meglio in risalto le necessità della città capoluogo di regione anche ai massimi rappresentanti degli altri enti istituzionali"

Quale ruolo potrà giocare la città di Campobasso nella ‘partita’ relativa al Recovery Fund? E come potrà sfruttare le opportunità previste nel piano di investimento da 750 miliardi che l’Unione europea a fine luglio ha messo sul piatto per rilanciare le economie dei 27 Paesi membri travolte dalla crisi causata dall’emergenza covid-19?

Se n’è discusso ampiamente nel Consiglio comunale monotematico che si è svolto ieri (2 ottobre) su richiesta di Domenico Esposito (Forza Italia) e di altri componenti delle minoranze. Al termine del dibattito è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal MoVimento 5 Stelle e illustrato in Aula dalla consigliera Evelina D’Alessandro.

“Importanti diventano, per Amministrazioni come la nostra, – ha dichiarato la consigliera – gli indirizzi espressi dall’Anci, in sede di audizione dello scorso 28 settembre presso il Senato della Repubblica, con i quali è stato rimarcato il ruolo delle Amministrazioni Comunali nell’ambito degli investimenti pubblici, nonché l’auspicio di un maggiore coinvolgimento degli Enti Locali nei futuri processi di attuazione delle misure previste nel Recovery Fund. Del resto – ha aggiunto l’esponente pentastellata – il Governo lo scorso 15 settembre, attraverso l’emanazione delle Linee guida per la definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha previsto l’interlocuzione con gli Enti Locali finalizzata all’elaborazione di progetti coerenti con le misure esplicate nelle medesime linee guida”.

Le azioni di sistema per il rilancio indicate dall’Anci, individuano dieci aree di intervento: 1) Edilizia verde, energia efficiente; 2) Mobilità sostenibile pubblica; 3) Economia circolare e riuso delle acque; 4) Città digitali e intelligenti; 5) La scuola al centro delle città; 6) Una casa per tutti; 7) Periferie creative: rigenerazione urbana e comunità; 8) cultura “è” turismo; 9) patto per lo sviluppo; 10) scuola nazionale di pubblica amministrazione.

“Ad oggi, non sono state ancora delineate e definite le modalità operative ed il ruolo diretto che le Amministrazioni Comunali saranno chiamate a svolgere nelle fasi attuative dei piani di investimento, – ha dichiarato il sindaco Gravina – ma osservando compiutamente le linee guida esplicate, balza agli occhi come il nostro Dup (Documento unico di programmazione, ndr), condiviso largamente quando venne presentato e votato, sia in linea con ciò che si il Recovery propone. È importante, allo stato attuale delle cose, non ingabbiarci come Amministrazione e come Consiglio in ragionamenti precostituiti e poco concreti, ma bensì restare attenti e vigili sulle modalità per porre meglio in risalto le necessità della città capoluogo di regione anche ai massimi rappresentanti degli altri enti istituzionali”.

Probabile il riferimento al ruolo della Regione che dovrà inviare i progetti da finanziare sui tavoli nazionali.

Il Consiglio comunale ha così votato all’unanimità l’ordine del giorno del MoVimento 5 Stelle che impegna “sindaco e giunta a porre in essere ogni iniziativa finalizzata alla realizzazione delle progettualità relative alle aree tematiche contenute nelle Linee guida per la definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in coerenza con quanto delineato dal vigente Documento Unico di Programmazione dell’Amministrazione Comunale, collaborando attivamente con tutti gli enti e le istituzioni coinvolte”.

Inoltre “Sindaco e Giunta s’impegnano, nelle more della definizione, da parte del governo nazionale e regionale, delle modalità attuative del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e, quindi, dei ruoli operativi che i Comuni saranno chiamati a svolgere, a mantenere aperto il dibattito all’interno dell’Amministrazione Comunale, con il pieno coinvolgimento degli organi consiliari”.

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