Il caso

“Enormi lacune nel protocollo sanitario”: il Miranda si ritira dai campionati molisani. Nessun giocatore positivo: “Era uno scherzo”

La decisione è clamorosa e irrevocabile, “sospese le attività di partecipazione ai campionati di Prima categoria maschile e di serie C di calcio a 5 femminile fino a che la situazione non rientri nella normalità e in piena sicurezza”. Non c'è alcun giocatore positivo al coronavirus, come erroneamente scritto dal nostro giornale che evidentemente è incappato nella boutade della società. "Era un post ironico"

Non c’è alcun giocatore positivo al coronavirus nella squadra del Miranda. La decisione è però clamorosa e irrevocabile, “il Miranda sospende le attività di partecipazione ai campionati di Prima categoria maschile e di serie C di calcio a 5 femminile fino a che la situazione non rientri nella normalità e in piena sicurezza”. In realtà nelle ultime ore era circolata la voce che fosse positivo un calciatore a seguito di un post ironico comparso sulla pagina facebook della società in cui si faceva anche il nome di un calciatore, individuato come positivo.

Uno scherzo, dunque, a seguito del quale la notizia era stata ripresa anche dalla nostra testata ma va rettificata: non c’è alcun positivo nel Miranda, come ufficialmente spiegato qualche ora dopo anche dal club sempre sui social. A tal proposito Primonumero.it si scusa col diretto interessato Stefano Moscato e con la sua famiglia per l’informazione non veritiera apparsa poche ore fa sul nostro giornale.

Si tratta di una prima volta importante, che crea un precedente. D’altronde, sono molte le dirigenze calcistiche regionali che lamentano la situazione troppo incerta che regna nel calcio dilettantistico. Una decisione presa non certo a cuor leggero ma tenendo conto di diverse cause concatenate, che la società del Miranda ha voluto sintetizzare in una lettera inviata alla Figc Molise, oltre che all’Asrem, al sindaco di Miranda e alla Prefettura di Isernia, annunciando la sospensione delle attività.

“I numeri dei contagi sono in aumento – spiegano dalla dirigenza pentra – e molti dei nostri atleti hanno manifestato perplessità nel continuare”. C’è da aggiungere che l’attività della Figc Molise ha allargato da qualche anno i propri confini anche a squadre di fuori regione, come per esempio la Campania e la Puglia: “Siamo responsabili morali verso la nostra comunità oltre che verso i nostri 50 tesserati e dobbiamo tutelare anche le fonti di guadagno delle nostre famiglie che si azzererebbero in caso di restrizioni” prosegue la nota.

Il Miranda sottolinea anche che “ci sono enormi lacune inattuabili nel protocollo, dalla carenza di locali sufficienti per garantire il distanziamento, compreso l’utilizzo delle docce”. La società si dice certa di un nuovo inizio, quando tutto sarà finito: “Ci sentiamo responsabili verso una comunità, verso i nostri tesserati, nei confronti delle nostre famiglie. La vita come nel calcio è fatta di tempistiche, bisogna sapere quando palleggiare e quando puoi verticalizzare, in questo momento bisogna palleggiare per il bene di tutti. Ci siamo distinti sempre per la nostra lungimiranza nella progettualità e nelle iniziative, ed abbiamo preso questa decisione coraggiosa ma responsabile. Noi non moriamo, resteremo attivi e aspetteremo che il sole torni a splendere per tutti”.

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