Misure anti-covid

Il Comune di Campobasso mette in smart working metà del personale dipendente

“Il piano che prevede l’applicazione del lavoro agile al 50 per cento del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità" spiega il sindaco Gravina.

La metà dei dipendenti comunali di Campobasso effettuerà il cosiddetto ‘lavoro agile’. Il nuovo DPCM firmato dal Presidente del Consiglio martedì 13 ottobre, raccogliendo l’invito fatto anche dal presidente ANCI, Antonio De Caro, ha rilanciato infatti l’applicazione dello smart working nelle pubbliche amministrazioni che fra l’altro lo avevano già abbondantemente attuato a partire dai mesi del lockdown.

 

L’amministrazione comunale del capoluogo,  in modo autonomo, con una delibera di Giunta pubblicata il 9 di ottobre, aveva già fatto propria questa intenzione prevedendo, a partire dal 15, di regolamentare lo svolgimento delle prestazioni lavorative del personale del Comune con l’autorizzazione al lavoro agile (smart working) che i dipendenti potranno svolgere direttamente da casa, per contenere e gestire l’emergenza epidemiologica da Covid-19 che sta facendo registrare un considerevole aumento del numero di casi.

 

“Il piano che prevede l’applicazione del lavoro agile al 50 per cento del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità, è flessibile e le misure saranno modulate in base all’evolversi della situazione – ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina –. Lo scopo principale di questa deliberazione, come si può facilmente intuire, è quello di ridurre la presenza contemporanea di personale negli uffici e, quindi, di limitare le occasioni di interazione e conseguentemente di diffusione del contagio da virus COVID-19”.

 

Il primo cittadino si dice sicuro “dell’impegno di tutti i dipendenti dell’Amministrazione comunale con cui riusciremo a garantire l’espletamento dei servizi alla cittadinanza attraverso questa differente modalità operativa che adesso dovrebbe risultare più fluida nei suoi meccanismi e nelle sue procedure, vista l’esperienza pregressa che abbiamo affrontato. Come per il passato, faremo in modo di assicurare ai nostri dipendenti gli strumenti necessari per affrontare, in sicurezza, la presenza presso il luogo di lavoro. La validità di tali disposizioni è limitata per ora alla durata della fase acuta dell’emergenza sanitaria in atto, tenuto conto della sua evoluzione, come da disposizioni dettate dagli organi istituzionali competenti, secondo le valutazioni che verranno successivamente effettuate”.

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