Bojano

Esce violando l’obbligo di dimora e minaccia di morte i carabinieri, 60enne arrestato

Alla fine è stato arrestato ed è stato portato in carcere l’uomo di 60 anni che ha continuato a vìolare l’obbligo di dimora: usciva di casa nonostante fosse sottoposto dallo scorso 25 settembre da una misura restrittiva, non poteva allontanarsi dalla propria abitazione dalle 20 alle 8.

Ma forse già si era intuito che lui avesse violato la prescrizione: il procuratore capo Nicola D’Angelo già aveva anticipato un possibile aggravamento della misura qualora l’uomo avesse dimostrato di non rispettare gli obblighi imposti.

Situazione che poi si è verificata.

Già all’atto dell’esecuzione dell’obbligo di dimora, l’uomo era intemperante e ha reiterato le condotte di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, proferendo nel contempo minacce, anche di morte, nei confronti dei carabinieri che ne stavano dando esecuzione,. Poi, come se non bastasse, non ha mai rispettato le prescrizioni, recandosi fuori dal comune di residenza e non rincasando negli orari imposti.

“L’uomo, già gravato da numerosi precedenti penali anche di rilevante entità, si è da sempre mostrato insensibile ai moniti dell’autorità”, riferiscono dall’Arma.

I Carabinieri della Stazione di Guardiaregia prima e quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Bojano poi, hanno puntualmente refertato all’Autorità Giudiziaria procedente le ulteriori condotte penali poste in essere dall’uomo e le sue violazioni.

Quindi alla fine la Procura della Repubblica di Campobasso ha immediatamente avanzato richiesta di aggravamento della misura cautelare, accolta dal gip del Tribunale di Campobasso che sostituiva l’obbligo di dimora con la custodia cautelare in carcere.

Il 60enne è stato dunque rintracciato in Bojano, comune dal quale era peraltro destinatario del foglio di via obbligatorio per la durata di tre anni. Dopo le formalità di rito, durante le quali ha reiterato ulteriori condotte minatorie e di resistenza all’operato dei carabinieri, è stato condotto alla casa circondariale di Campobasso, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

“Il contrasto alla microcriminalità – riferiscono dall’Arma – rimane di fondamentale importanza per garantire al cittadino un buon livello di sicurezza percepita”.

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