Anche le strutture sanitarie regionali vengono progressivamente adeguate per fronteggiare la seconda ondata della pandemia provocata dal covid. Aumentano i posti letto per i malati che, dopo aver contratto un’infezione da nuovo coronavirus, hanno bisogno delle cure dei medici del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Cardarelli, attualmente l’unica struttura sanitaria regionale dedicata ai pazienti covid. Ventidue persone, come riferito nel bollettino dell’Asrem di ieri (25 ottobre), sono ricoverate nel nosocomio del capoluogo: 19 in Malattie Infettive e 3 in Terapia Intensiva.
In attesa che trovi concretezza la rete ospedaliera approvata dal Ministero che prevede un potenziamento delle Terapie intensive nei presidi di Campobasso, Isernia e Termoli nell’ambito del piano del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria Domenico Arcuri, al quinto piano del nosocomio del capoluogo sono quasi terminati i lavori per ampliare il numero dei posti letto a disposizione: dodici in più rispetto alla scorsa primavera e alla prima fase della pandemia, quando c’era stato già un primo aumento.
Si tratta di una delle misure di intervento per fronteggiare il virus e che fa seguito alla distinzione della Terapia Intensiva dove sono stati ripristinati percorsi e strutture differenti per pazienti Covid e non-Covid.
Questa mattina – 26 ottobre – al Cardarelli il sopralluogo del presidente Donato Toma e del direttore dell’Asrem Oreste Florenzano.
“Si tratta – spiega il presidente Toma – di una misura per affrontare la recrudescenza del virus e rafforzare la strategia preventiva messa in campo di concerto tra Regione e Asrem. Non solo. È stata modificata e rafforzata la gestione dei tamponi per fronteggiare l’enorme mole di pazienti sui quali effettuare screening. A tal riguardo, va evidenziato come il Molise risulti essere la seconda regione d’Italia per numero di tamponi effettuati (in proporzione alla popolazione, ndr). Le squadre che testano i molisani e il Dipartimento di Prevenzione che ne coordina le azioni, al lavoro da dieci mesi senza sosta, sono stati potenziati. Le forze messe in campo sono sempre maggiori, così come l’impegno organizzativo. Ad esse va il mio personale ringraziamento e quello della Direzione Asrem”.
Inoltre, a disposizione dei pazienti dell’ospedale Cardarelli sono state completate le pensiline all’ingresso dei laboratori di Ingegneria Clinica (predisposti per effettuare i tamponi) e percorsi che consentiranno loro di ripararsi dalle intemperie del freddo inverno campobassano.
“Voglio ringraziare i pazienti per la comprensione che stanno mostrando e per la loro collaborazione”, le parole del capo della Giunta regionale. “Stiamo cercando di andare incontro alle loro esigenze aumentando i punti di prelievo e dotandoli di pensiline e percorsi anticoda, in vista anche dell’inverno. Al Cardarelli i lavori sono già ultimati, a breve verranno effettuati anche a Termoli, Isernia e presso il Distretto di via Petrella a Campobasso”. L’intervento era stato previsto dalla direzione generale dell’Azienda sanitaria regionale.
Inoltre in questi giorni il Molise ha rafforzare il sistema di tracciamento del virus aumentando i tamponi, una delle poche armi a disposizione per evitare i contagi: nel fine settimana l’Asrem ha effettuato i tamponi drive-through, effettuati direttamente dalla vettura. Come è avvenuto, ad esempio, sabato scorso a Colletorto dove è scoppiato un focolaio che attualmente conta 12 positivi.
“Questa modalità – l’annuncio si Toma – sarà ampliata nei centri nevralgici, secondo le necessità e l’andamento della pandemia in regione”. Il virus del resto è sempre più diffuso e colpisce persone sempre più giovani: ieri è stato registrato il record di positivi, ben 101 su 549 tamponi.
Infine, il presidente ‘punzecchia’ gli avversari politici che in questi giorni hanno rilanciato la proposta di creare un ospedale interamente dedicato alla cura dei pazienti con una infezione da Sars-cov-2: “Le azioni congiunte di screening e di potenziamento degli ospedali, zone grigie nei nosocomi dove non vengono gestiti pazienti Covid, ampliamento dei reparti al Cardarelli, servono a comprendere come la strategia dietro la gestione dell’emergenza sia chiara e vada avanti. Allo stesso tempo, vengono gestite anche le patologie non Covid. È importante che i molisani sappiano che gli ospedali continuano ad essere luoghi presso i quali potersi recare senza paura per le cure necessarie”.
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