Campobasso

Figlio dell’assessore candidato per un posto in Comune. Il sindaco spiega: “Tutto regolare. Casi simili in altri nostri concorsi”

Il caso del figlio dell'assessore Amorosa tra gli argomenti in discussione in Consiglio comunale dove, sollecitato da Tramontano (Lega), il sindaco ha lanciato ombre anche su altre selezioni pubbliche attualmente in corso. Durante il dibattito si è parlato anche della raccolta differenziata, che entro il prossimo anno sarà estesa a tutta la città, ed è stato approvato il Manifesto della comunicazione non ostile.

Ci sono anche i parenti di altri consiglieri comunali candidati ai concorsi indetti dal Municipio e non c’è stata nessuna irregolarità nelle procedure della selezione a cui ha partecipato il figlio dell’assessore Giuseppe Amorosa: questo il succo dell’intervento del sindaco Roberto Gravina parlando del ‘famoso’ concorso per quattro posti disponibili di istruttore direttivo tecnico al Comune di Campobasso. Forse lo ricorderete: tra i 236 candidati c’è anche il figlio dell’assessore ai Lavori pubblici Amorosa. E questo ha spinto il capogruppo della Lega Alberto Tramontano a presentare una specifica interrogazione, il primo argomento discusso ieri (28 ottobre) in Consiglio comunale che si è riunito in video conferenza streaming per rispettare le norme anti-contagio.

 

236 aspiranti tecnici per 4 posti: boom di domande per il concorso in Comune. Tra i candidati anche il figlio dell’assessore

 

E’ vero, si è presentato un candidato che è parente di un assessore, credo che lui poi chiarirà la sua posizione“, le parole del primo cittadino che ha letto davanti ai consiglieri la risposta del dirigente del Personale Sardella. “La verifica del possesso dei requisiti previsti dal bando per l’ammissibilità al concorso in questione – si legge nella nota del dirigente – viene effettuata unicamente nei confronti delle domande dei candidati che superano la prova preselettiva, in considerazione del numero da ammettere alle prove scritte che l’elenco dei candidati ammessi alla procedura in oggetto. Ciò premesso, si specifica che nell’iter amministrativo del concorso la mancanza delle cause personali di incompatibilità viene richiesta ai componenti delle Commissioni esaminatrici”. 

Fra l’altro ci sono altre selezioni pubbliche a cui hanno partecipato parenti degli eletti nel Municipio di Campobasso: “La invito – l’esortazione di Gravina a Tramontano – di porre lo stesso quesito anche per altri concorsi: anche lì ci potrebbero essere legami di parentela con persone collegate al Consiglio comunale”. 

Insomma la presunta parentopoli potrebbe prefigurarsi anche per altre selezioni pubbliche attualmente in corso. Il riferimento del primo cittadino era ai concorsi indetti per reperire tre figure per il ruolo di Istruttore Direttivo Contabile (cat. D1); autista di scuolabus (cat. B3); due funzionari farmacisti (cat. D1) e due posti di Istruttore Direttivo Vigilanza Urbana (cat. D1).

Le spiegazioni del sindaco Gravina non hanno soddisfatto il capogruppo della Lega. “I concorsi sono opportunità importanti, soprattutto per i giovani, i nostri giovani”, le parole di Tramontano. “Il Sindaco e la Giunta comunale di Campobasso hanno l’obbligo morale di non tradire le speranze di chi crede di potersi giocare un’occasione con lo studio e la preparazione. Il merito è un valore da esercitare con i fatti, non è una bandiera da sventolare in campagna elettorale. Non si possono chiudere gli occhi davanti a comportamenti, seppure legittimi, moralmente discutibili. Chi ha responsabilità di governo, ad ogni livello, non risponde soltanto alla legge, ma anche al seno comune di giustizia e trasparenza”.

L’estensione della raccolta differenziata a tutta la città, che l’amministrazione punta a completare entro la fine del prossimo anno, è stato un altro dei temi del dibattito. Ad accendere i riflettori sul tema il consigliere Alessandro Pascale: “E’ assurdo che non si riesca a completare il programma in tutta la città”.

“La mancanza della raccolta differenziata in diversi quartieri del capoluogo – la sua riflessione – genera discariche a cielo aperto laddove ancora sono presenti i bidoni del vecchio sistema di smaltimento dei rifiuti, per le quali per gli attuali esponenti della maggioranza, oggi, è colpa dell’inciviltà dei cittadini, quando erano opposizione colpa dell’amministrazione. Questo è un altro tema su cui il tanto atteso cambiamento non si è mai realizzato”.

L’assessore all’Ambiente Simone Cretella ha fatto il punto della situazione: innanzitutto, l’anno scorso “è stato esteso il sistema di raccolta differenziata domiciliare nel quartiere San Giovanni (circa 2 mila utenze), oltre ad alcuni interventi puntuali in zone critiche. Inoltre, è stato stipulato un protocollo d’intesa con l‘Università con estensione del servizio presso tutte le sedi universitarie. Si è proceduto alla riorganizzazione ed ottimizzazione del servizio ecostop presso il centro storico a seguito di incontri partecipati con residenti. Relativamente all’anno in corso, – ha aggiunto Cretella – va considerato che le attività sono state gravate da tutte le esigenze legate al servizio di gestione dei rifiuti “Covid”, tuttora in corso; ciò nonostante si è proceduto con l’estensione del servizio in alcune aree ancora scoperte in cui sono stati opportuni interventi di “ricucitura” tra zone coperte dal servizio e non (zona urbana di via S. Antonio dei Lazzari e via Berlinguer dove insistono anche alcuni plessi scolastici).

Sempre nell’ambito delle attività di “ricucitura”, il servizio di Raccolta Differenziata è stato inoltre portato presso la Caserma della Guardia di Finanza ed è in corso la distribuzione del materiale anche presso la Questura e la scuola Agenti della P.S.. Nell’ambito delle attività di comunicazione, è stata approntata l’App “Junker”, opportunamente tarata per i servizi esistenti nella nostra città, al fine di sensibilizzare e coadiuvare l’utenza alla corretta raccolta differenziata”.

Presto, ha rassicurato Cretella, la differenziata sarà estesa alla zona industriale e commerciale della città. Infine, è iniziato il censimento nella zona “murattiana”.

Infine, l’Aula ha approvato il Manifesto per la comunicazione non ostile proposto dal centrosinistra.

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