Campobasso

3mila cessioni di droga in un anno nel centro storico di Campobasso, i pusher al telefono: “Siamo intoccabili”. 29 indagati

Smantellato lo spaccio di cocaina nel capoluogo, dove sono state documentate in meno di un anno circa 3mila cessioni di droga. 3 le misure cautelari e 40 le perquisizioni che hanno avuto luogo questa notte nel corso dell'operazione 'Gli intoccabili' dei Carabinieri

Si chiama “Intoccabili” la nuova operazione antidroga che questa mattina (9 ottobre) all’alba ha trovato il suo epilogo nell’esecuzione di tre misure cautelari, due in carcere e una ai domiciliari. Misure emesse dal Gip su richiesta della dottoressa Elisa Sabusco per la Procura di Campobasso. Ma ci sono anche 29 persone indagate.

A finire in carcere con l’accusa di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, un 64enne ed un 40enne, entrambi incensurati e residenti del centro storico di Campobasso. Inoltre un altro campobassano, 30enne – stretto collaboratore dei primi due -, è finito agli arresti domiciliari.

“Un’indagine che va a colpire – ha detto Emanuele Gaeta, comandante provinciale dei carabinieri di Campobasso – la città, il cuore del centro storico con 35 perquisizioni su 40 eseguite tra le sole mura cittadine. E parliamo di soggetti avvezzi allo spaccio di cocaina”.

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C’è stato uno sforzo rilevante nelle investigazioni e nella ricostruzione di tutti i passaggi che hanno portato ad ottenere misure di custodia cautelari importanti che per la prima volta dopo anni riguardano esclusivamente il capoluogo di regione. “Un’inchiesta che dà il segnale rispetto a chi in città era finanche temuto ma che per questo non è intoccabile. Perché il crimine non paga, prima o poi chi compie reati lo sconta”.

Al capitano Ventroni il compito di illustrare l’operazione della Compagnia carabinieri di via Mazzini.

Lo spaccio era nel centro abitato, luogo considerato da sempre zona franca e di difficile penetrabilità. Ebbene in questa inchiesta i militari hanno invece smantellato lo spaccio di cocaina proprio nel centro storico.

Poi Mirabello, Ferrazzano, Gildone, Toro, Pietracatella dove ci sono i consumatori individuati in questi mesi.
Mentre i canali i di rifornimento erano la provincia di Napoli con Portici, quella di Benevento e quella di Foggia.

Tutto nasce a marzo 2019 ma l’attività affonda le sue radici nell’operazione del 2019 “Drug market”. E si conclude formalmente a febbraio scorso con il deposito dell’informativa anche se fino a qualche giorno fa c’erano stati ancora denunce e sequestri. Sono state documentate 3000 cessioni di cocaina in meno di un anno di lavoro, soprattutto nel centro storico.

La sezione operativa del nucleo operativo e radiomobile ha svolto una classica attività investigativa che in ordine agli indagati ha permesso di isolare una famiglia. Due dei tre arrestati in una intercettazione si sentono intoccabili all’indomani di operazione “Drug market”. Deridendo infatti il lavoro dell’Arma svolto in quella circostanza dicono fra loro, come rilevato dall’intercettazione: “Noi siamo intoccabili”.

I canali di approvvigionamento per la cocaina dall’86 al 90 per cento di purezza è soprattutto la Puglia. E lo scambio per la compravendita avveniva soprattutto in chat e in alcuni canali di messaggistica che utilizzano nickname. La figura più carismatica dei tre è quella del 64enne che aveva disponibilità economica e conoscenza di alcuni ambienti perché in passato buttafuori dei locali. Lui riusciva ogni volta a portare in una settimana fino a 150 grammi di cocaina.
L’altro soggetto invece aveva a che fare direttamente con i pusher e i tossicodipendenti.

In fase esecutiva questa mattina è stata sequestrata altra droga a “riprova che l’attività di spaccio continuava nonostante noi avessimo formalmente chiuso l’inchiesta a febbraio”. E quindi: 10 grammi di cocaina e 30 grammi di marijuana più 3 di eroina.

 

Dalle indagini è emerso che i tre arrestati avevano messo su una fiorente attività di spaccio di cocaina, utilizzando spesso le proprie abitazioni come basi logistiche per la preparazione dello stupefacente in dosi nonché punti di cessione dello stupefacente ai vari consumatori, senza sdegnare la consegna a domicilio, creando, in tal modo, una vera e propria piazza di spaccio nel centro storico del comune di Campobasso.

 

In fase esecutiva i militari della Compagnia di Campobasso sono stati coadiuvati dai militari del Nucleo Investigativo di Campobasso, dalle Compagnie dei Carabinieri di Torre del Greco, San Severo, Cervia-Milano Marittima e Cerreto Sannita, con l’ausilio delle unità cinofile dei Nuclei di Chieti e Sarno e del velivolo del 5° Nucleo elicotteri di Pescara.

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