Campobasso

Un museo permanente dedicato a Domenico Fratianni: si valutano costi e locali

Oggi summit nella sede della Regione Molise sulla prospettive della Biennale e l’ipotesi di un museo permanente ad essa collegato.

Primi passi per la realizzazione di un museo dedicato al maestro Domenico Fratianni, l’artista scomparso a 81 anni nel luglio del 2019. Nel giorno in cui ha aperto la Biennale dell’Incisione a Campobasso (sarà aperta fino al 18 ottobre alla Gil), si è svolta una riunione tra Regione Molise, Comune di Campobasso, Fondazione Molise Cultura, Fondazione Domenico Fratianni e  Comitato scientifico della Biennale dell’Incisione italiana contemporanea Città di Campobasso.

Al centro del summit le prospettive della Biennale stessa e l’ipotesi di un museo permanente ad essa collegato.

“Piena disponibilità è stata data dal presidente della Regione Molise circa l’opportunità di includere la Biennale, stabilmente, nella programmazione di Molise Cultura e di lavorare affinché  l’opera del maestro Fratianni possa essere inserita in contesto di più ampio respiro, nazionale e internazionale”, si legge nella nota stampa diramata da via Genova.

“Per quanto riguarda la realizzazione di un museo dell’incisione, riscontrato l’impegno dell’Amministrazione comunale a reperire locali idonei, è stato evidenziato come occorra procedere ad un’analisi accurata del businnes plan al fine di valutare i costi dell’operazione, soprattutto quelli legati alla gestione della struttura. Soddisfazione è stata espressa dagli attori convenuti per un primo passo fatto”.

Biennale Fratianni

Intanto il sindaco di Campobasso Roberto Gravina parla in questi termini della Biennale inaugurata ieri: “La Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea è un appuntamento che nel rigore scientifico della sua cura ha il merito di rendere fruibile alla collettività, in modo aperto e diretto, un patrimonio artistico originale di grande valore, garantendo una continuità temporale che per operazioni del genere non è mai assolutamente scontata.

Insita nelle virtù dell’arte incisoria è la memoria, l’attimo fermato, fosse anche solo un atto immaginato e non vissuto. La decima edizione della Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea ha, in questo senso, se mai ve ne fosse bisogno, un motivo in più per ricordare, per avere memoria.

Il motivo è l’arte del maestro Domenico Fratianni, leggera, presente e viva, come è vivo, nei ricordi della sua città, il maestro. Nell’omaggiare colui che prima di ogni altro ha creduto come ideatore, fondatore e direttore in questa mostra e di conseguenza nei valori propri del messaggio incisorio e del suo linguaggio caratteristico, viene naturale porre in diretta correlazione l’energia e la voglia di rigenerarsi continuamente che il maestro Fratianni ha sempre incarnato nel suo vissuto non solo artistico, con la vitalità del tratto posto sulla pagina incisa.

Fratianni ed il suo “segno” sono stati entrambi pronti a raccontare le sensazioni più recondite dell’esperienza umana, sempre con la grande consapevolezza della forza poetica che l’arte possiede quando è vissuta ed espressa senza manipolazioni”.

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