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Termoli e l’estate col virus viste con gli occhi di due piccoli turisti romani. “Bellissimo il mare, ma mancano parchi e teatri”

Bianca e Alessandro, 15 anni in due, raccontano a Primonumero.it le loro vacanze estive a Termoli. Cosa gli è piaciuto della cittadina sul mare e cosa non cambierebbero mai con Roma, a poche ore dal loro ritorno in città. E poi il virus che ha giocoforza cambiato anche le loro vite

L’opinione del turista va sempre ascoltata, anche quando a parlare sono due bambini di 7 e (quasi) 8 anni. Loro sono Alessandro e Bianca, vivono a Roma ma le loro vacanze, specie quelle estive, le passano sempre a Termoli. Le loro famiglie sono infatti originarie della cittadina molisana e, a maggior ragione in questa strana estate segnata dalla pandemia, hanno scelto di concedersi il meritato relax sull’amata spiaggia dell’Adriatico.

Ma com’è Termoli vista con la lente di bambini? “Bellissima, soprattutto il mare”, è il commento unanime ed entusiastico dei due. Le loro sono state diverse settimane passate a godersi bagni e giochi sulla spiaggia e la prospettiva di tornare in città porta con sé un’inevitabile dispiacere per ciò che si lascia qui. Il più sconsolato è Alessandro, non troppo contento di tornare sui banchi. “Non mi piace molto la scuola”. Di ben altro avviso l’esuberante Bianca: “Sono contenta di tornare a scuola dopo tutto questo tempo”.

Mare, amichetti, parenti, gelati e granite, giri in bicicletta: Bianca e Alessandro non si sono certo annoiati, anzi. Una delle attrazioni più apprezzate è stata poi il trenino che, partendo da via Roma, li ha accompagnati in uno ‘spassoso’ tour. Ce lo raccontano ancora divertiti: “Siamo partiti dal Castello, abbiamo fatto il giro del lungomare fino alla rotonda del trabucco, poi il trenino si è girato, è arrivato al porto e alla fine è tornato al Castello”.

Immancabile anche per loro lo ‘struscio’ su Corso Nazionale e le scorribande sulle due ruote nel Borgo così come sul lungomare Cristoforo Colombo. A colpire la loro attenzione la famosa ‘rejecelle’, la via ‘più stretta d’Europa’ secondo alcuni e che anche per loro è stata una piacevole sorpresa da ‘esplorare’.

Menzione speciale poi, da parte di entrambi, per le Isole Tremiti. Un amore di tutti i termolesi, autoctoni o vacanzieri, che ha fatto centro pure con i due piccoli turisti romani. “Ho fatto un giro su un veliero – racconta Alessandro – ed è stato bellissimo”.

Per Bianca anche una visita al museo Macte, dove lei e la sua sorellina sono state ‘abbagliate’ dai giochi di luce della mostra di Nanda Vigo. “Sono abituate a girare per musei – commenta il padre -, a Roma lo facciamo spesso. Nonostante questo il Macte le ha stupite”.

Bambino via san pietro termoli

Ma c’è qualcosa che di Termoli non è piaciuta ai due e che ha fatto rimpiangere loro la Città eterna? “Qui non ci sono parchi, a Roma ne è pieno” la risposta estemporanea di Bianca. Subito dopo Alessandro rincara la dose: “È vero, e poi mancano i teatri”. Avete letto bene, teatri. Anche perché Alessandro e “il suo fratellone” (12 anni, ndr) spesse volte ci sono andati con i propri genitori. Il paragone con Roma è impari, certo, ma nondimeno andrà preso in considerazione questo suggerimento sottotraccia dei due giovinetti. Cui però diamo una dritta per le prossime vacanze estive termolesi e cioè che proprio nel Parco comunale c’è un anfiteatro all’aperto che prende il nome di Teatro Verde.

 

Questa è stata un’estate diversa anche per i più piccoli: la pandemia da coronavirus è entrata a gamba tesa anche nelle loro spensierate vite. E se ne sono accorti, eccome. “Io non ho potuto fare amicizia con altri bambini, a distanza è difficile”, afferma Bianca con una malinconia nella voce che forse non aveva mai avuto. Anche Alessandro ha notato come le loro uscite familiari hanno subìto qualche cambiamento. Poco male per lui, che ne ha approfittato per stare più tempo in spiaggia e giocare a pallone, la sua passione.

Ma qualche paura si ravvisa anche nelle sue frasi. “Se stai vicino alla gente e per sbaglio respiri l’alito e quel signore ha il coronavirus te lo prendi”. La mascherina? Loro la portano sempre nei posti chiusi e pare che abbiano ben chiara la sua utilità. “Però al mare no, quando fai il bagno poi come fai?”, sghignazzano i due amici.

Entrambi sanno che a Roma sta per iniziare un anno scolastico particolare. Tutti e due si apprestano a frequentare la terza elementare, lei alla ‘Mazzini’ e lui alla ‘Manzoni’. Saranno mamma e papà ad accompagnarli in macchina, così come faranno generalmente per le varie attività pomeridiane. Alessandro andrà anche quest’anno a scuola calcio, a karate, in piscina e al corso di inglese. La piccola Bianca invece non vede l’ora di riprendere col coro, con la piscina e “voglio fare anche pianoforte”.

Sul loro futuro qualche idea già ce l’hanno. Bianca, in particolare, è decisa a fare la veterinaria e dimostra una spiccata sensibilità per l’ambiente. Alessandro è più indeciso ma fare il calciatore non gli dispiacerebbe affatto. Ma entrare in una redazione giornalistica qualche curiosità la fa nascere nei due. Chiediamo loro cosa pensano del mestiere del giornalista e cosa immaginano che faccia. “Scrive le cose che succedono nella città, le cose che sa che sono vere”, esclama con sicurezza Bianca dimostrando una certa perspicacia. Alessandro si lascia incuriosire e riflette sul chi e perché un giorno abbia deciso di creare Primonumero.it, un nome che tante volte ha sentito nominare dagli adulti. Chissà che non sia proprio questa la sua strada.

Intanto i due, con le relative famiglie e sul finire della seconda settimana di settembre, hanno fatto le valigie, destinazione casa a Roma. Ma Termoli non la dimenticano e già pregustano il loro ritorno. All’anno prossimo ragazzi.

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