L'intervista

Sperimentazione anti-covid, il volontario molisano: “Non sarà pronto prima di un anno. Negazionisti? I vaccini hanno salvato tante persone”

Parla il 39enne biologo Silvio Sacchetti che a Verona si sta sottoponendo alla sperimentazione del Grad-Cov2 realizzato dallo Spallanzani: “Il termine vaccino allarma, ma non è niente di che. Effetti collaterali? Possono capitare, chi può dirlo”.

silvio sacchetti volontario vaccino covid

Se un giorno non troppo lontano potremo tornare alla nostra vita come la ricordavamo prima di marzo, senza mascherine e soprattutto liberi di abbracciare e baciare chi ci pare, un piccolo grande grazie lo meriterà anche lui. Silvio Sacchetti, 39enne biologo originario di Montenero di Bisaccia. È fra i volontari che si stanno sottoponendo alla sperimentazione per il Grad-Cov2, il vaccino anti Covid-19 realizzato dall’Istituto Spallanzani. A poche ore dall’inizio di questo percorso, il ricercatore racconta le sue sensazioni a primonumero.it.

 

Dottor Sacchetti, la prima domanda è ovvia: come sta?

“Bene, va tutto bene”.

Un molisano fra i primi italiani a testare il vaccino anti-Covid. Come ci è arrivato?

“Sono di Montenero ma vivo lontano dal paese ormai dai tempi dell’università. Dopo aver girato il mondo da un anno e mezzo sono a Verona. In passato avevo già collaborato col centro dove si fa la sperimentazione. Sono infatti project manager e mi occupo di trial clinici”.

Quindi è una persona che conosce l’ambiente della ricerca. Questo ha influito?

“Conosco gli studi che si fanno, visto che gestisco i trial clinici. Perciò mi sono informato per capire se potevo fare da volontario. Ho presentato la mia candidatura così come tante altre persone. A quel punto si viene contattati dai responsabili e si fa uno screening per capire chi è idoneo. Si viene sottoposti a un test psicologico e uno studio”.

Si può dire che lei ha superato la selezione. Quando ha cominciato?

“Stamattina (ieri per chi legge, ndr) ho fatto la prima somministrazione alle 8,30. Quindi sono rimasto al Policlinico in osservazione per quattro ore. Dopodiché ci è stato fornito del materiale di studio per vedere se avremo dei sintomi come reazione al vaccino”.

Come deve comportarsi?

“Ci hanno dato un termometro con cui misurare la temperatura ogni sera. Abbiamo dei questionari cartacei da riempire sugli eventuali effetti collaterali come dolori muscolari, mal di testa, nausea. Inoltre dobbiamo analizzare la parte del corpo dove ci è stato somministrato il vaccino”.

Quando dovrà fare il primo controllo?

“Venerdì prossimo. Poi di nuovo il mercoledì successivo. Quindi i controlli vanno a dilazionarsi: una settimana, due settimane, un mese. In tutto sono previste 8 visite in 6 mesi”.

Nel caso in cui dovesse avvertire degli effetti collaterali come dovrà comportarsi?

“In caso di malessere posso contattare un medico disponibile 24 ore su 24. Sarà lui a dirmi come comportarmi”

Teme di poter avvertire qualche problema?

“Sono tranquillo ma c’è sempre un po’ di preoccupazione perché non si può sapere quale sarà la reazione dell’organismo. Non è detto che sopraggiungano febbre o altri dolori, ma chi può dirlo. Proprio oggi si è saputo dello stop alla sperimentazione di Oxford perché una delle persone testate ha avuto una infiammazione spinale. Non si sa però se è dovuta al vaccino o ad altre cause. In ogni caso lo studio è stato bloccato per essere analizzato. Io però posso dire che ho gestito un altro studio sui vaccini testato su pazienti dai 65 anni in su e in 70 pazienti nessuno ha avuto niente”.

Che pensa dei No Vax, di chi pensa che i vaccini causino malattie e non vuole sottoporsi al vaccino anti covid quando e se sarà disponibile?

“Non so cosa dire. Le persone dovrebbero informarsi per sapere cosa hanno fatto i vaccini, perché hanno salvato molte persone. Prima per il coronavirus si pensava colpisse solo gli anziani e sembrava che la cosa non interessasse molto. E se invece fosse stato come con la poliomelite, che colpisce giovani e bambini portando anche alla paralisi? La poliomelite è stata sconfitta proprio grazie ai vaccini. Come tutti i farmaci, i vaccini possono avere degli effetti collaterali. Ma non c’è uno studio a dimostrare che causano l’autismo, come dicono alcuni”.

Eppure esistono i negazionisti del Covid-19. Avverte molta ignoranza su questo tema e in generale sul coronavirus?

“Purtroppo sì. Molti si scandalizzano per le mascherine o per le norme igieniche da seguire che invece dovrebbero essere la normalità, da rispettare sempre”.

C’è speranza di avere un vaccino pronto entro pochi mesi?

“Non credo. Il nostro studio è partito ora e durerà sei mesi. Una volta finita questa parte si passerà a testare gli anziani per altri sei mesi. Si arriverà quasi alla fine del 2021 per gruppi più ampi e solo se non dovessero sorgere problemi”.

E per le altre sperimentazioni in giro per il mondo?

“Il più sviluppato era quello di Oxford che purtroppo è stato bloccato. Altri potrebbero essere in stato più avanzato ma prima della fine del 2021 non è possibile. Nessun vaccino è venuto fuori in meno di un anno. Su quello di Putin invece c’è chi sorride: se è vero che l’ha testato su sua figlia perché non l’ha testato su se stesso?”.

Ritiene che una volta pronto debba essere gratuito?

“Dovrebbe essere a disposizione di tutti. Poi dipende anche dal prezzo. Se si tratta di 10 euro come per il vaccino antinfluenzale va bene, se invece pensiamo al prezzo che potrebbe avere in America è chiaro che si dovrebbe pensare di renderlo gratuito e accessibile a chiunque”.

È a favore dell’obbligatorietà?

“Penso sia presto per dirlo, bisogna vedere se il virus diventerà più debole o se invece la pandemia tornerà come nei mesi precedenti e a quel punto si dovrebbe rendere obbligatorio”.

I suoi parenti e amici di Montenero cosa le hanno detto su questa sua esperienza?

“Molti hanno visto l’intervista che mi ha fatto la Rai. In tanti mi fanno i complimenti e mi dicono che ho avuto coraggio. Ma questo succede perché pochi conoscono le procedure e il vaccino sembra una cosa fuori dal mondo. Gli studi clinici sui farmaci sono praticamente la stessa cosa. La parola vaccino allarma ma tutti i farmaci vengono testati sull’uomo e non c’è tutta questa differenza”.

 

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