Dopo oltre sei mesi

Riparte il calcio molisano: docce in piccoli gruppi, tifosi negli stadi ma distanziati di 2 metri. E ogni squadra avrà referente covid

Il Comitato regionale della Figc Molise ha nominato un comitato tecnico-scientifico a supporto delle società e per curare i rapporti con la Regione Molise. Tra le norme, obbligo di autocertificazione per chi utilizza l’impianto sportivo, misurazione della temperatura, uso delle docce in piccoli gruppi con distanza interpersonale di un paio di metri. Ci sarà per ogni club un responsabile per le misure di prevenzione individuato nel dirigente accompagnatore. Riaprono gli stadi a un massimo di 1000 spettatori, per le partite al chiuso il limite è di 200 persone: in entrambi i casi obbligatori utilizzo della mascherina e distanza interpersonale.

Si riparte. Finalmente, aggiungono i tanti appassionati. Il calcio molisano torna in pista, anzi in campo. Nel weekend si giocano le primissime gare post-covid: in programma la Coppa Italia regionale che precede di due settimane lo start dei campionati di Eccellenza e Promozione. Tutti contenti, certo, ma bisognerà attenersi a regole abbastanza restrittive che inevitabilmente condizioneranno il normale svolgimento delle partite. Quanto meno in fase di preparazione.

Partiamo col dire che la Regione Molise proprio ieri, 3 settembre, ha emanato l’ordinanza che di fatto dà l’ok alle linee guida stilate dalla Figc/Lnd Molise. Il Comitato regionale si è avvalso di un comitato tecnico-scientifico, coordinato dal dottor Felice Di Donato assieme al dottor Gianfranco Piano e al dottor Fabrizio Pastena. L’obiettivo primario è stato quello di integrare le disposizioni previste per legge e chiarirne le modalità attuative.

Nel dettaglio, ogni società dovrà comunicare al Comitato regionale il nominativo di un proprio referente (individuato nel dirigente accompagnatore) e suoi collaboratori per la corretta applicazione delle disposizioni anti-covid. Fondamentali saranno le attività di formazione e informazione sulle disposizioni previste, l’acquisizione delle autocertificazioni di tutti coloro che utilizzeranno l’impianto sportivo durante gli allenamenti e le gare ufficiali e la rilevazione della temperatura attraverso termoscanner. Per questo, è vietato l’ingresso nelle strutture a persone che non siano tesserati del club. Tra l’altro, ai soli atleti – sul campo – sarà consentito di non indossare la mascherina.

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L’uso delle docce dovrà avvenire in piccoli gruppi, garantendo la distanza interpersonale di almeno due metri, sia per i locali che per gli ospiti in occasione delle partite ufficiali. Chiaramente, va garantita un’adeguata ventilazione negli spazi al chiuso.

Per quanto riguarda, infine, le regole per gli spettatori, gli impianti saranno aperti al pubblico ma la capienza andrà ridotta. Le norme vigenti parlano di un numero massimo di mille spettatori se la struttura lo consente. Obbligatori il distanziamento di due metri tra una persona e l’altra e l’utilizzo della mascherina.    FdS

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